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Milano si tinge di rossocrociato, ma a festeggiare è l'Italia

ITALIA / SVIZZERAMilano si tinge di rossocrociato, ma a festeggiare è l'Italia

17.06.21 - 09:01
Diversi simpatizzanti elvetici si sono dati appuntamento davanti al maxi-schermo del Centro svizzero per l'atteso Derby.
Screenshot video
Milano si tinge di rossocrociato, ma a festeggiare è l'Italia
Diversi simpatizzanti elvetici si sono dati appuntamento davanti al maxi-schermo del Centro svizzero per l'atteso Derby.
Il primo evento in presenza organizzato dal consolato generale ha però avuto un epilogo amaro per chi tifava Svizzera: gli azzurri si sono infatti imposti (con merito) per tre a zero. Guarda il video.

MILANO - Era il primo evento in presenza che si svolgeva dopo tanto tempo al Centro svizzero di Milano. La serata, organizzata dal consolato generale della Svizzera a Milano, ha riunito una parte della numerosa comunità di cittadini elvetici che vive e risiede nel capoluogo lombardo. Ma purtroppo non ha portato fortuna alla Nati rossocrociata sconfitta per tre a zero dalla nazionale italiana grazie a una prestazione più corale e attenta.

Prima della partita alcuni alunni della Scuola svizzera di Milano hanno cantato gli inni nazionali, sia quello svizzero che quello italiano a testimoniare il clima di amicizia tra i due paesi. «È una serata sì calcistica e sportiva che sottolinea l’amicizia tra Italia e Svizzera ma che segna anche la riapertura e la ripartenza», ha dichiarato a tio.ch Sabrina Dallafior console generale di Svizzera a Milano.

Divisi a metà i cuori della maggior parte dei tifosi presenti per la gran parte con doppia cittadinanza o fortemente legati alla Penisola da vincoli famigliari. «Ho la doppia cittadinanza -spiega Luca Bonicalza - e tifo per chi gioca meglio. Ma sarò contento in ogni caso per il risultato finale».

Sulla stessa falsariga anche Matteo Ulrico Hoepli, svizzero milanese e orgogliosissimo della sua cittadinanza elvetica. «Avendo il cuore diviso in due vorrei la vittoria di entrambe le squadre che è naturalmente impossibile. Sono convinto che sia l’Italia che la Svizzera passeranno il turno e poi che vinca il migliore».

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