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Ecco come funziona il test fai-da-te. Guarda il video

CANTONEEcco come funziona il test fai-da-te. Guarda il video

07.04.21 - 15:30
Da oggi 7 aprile sono disponibili anche nelle farmacie ticinesi, tra prenotazioni e liste d'attesa
Foto tio/20minuti
Ecco come funziona il test fai-da-te. Guarda il video
Da oggi 7 aprile sono disponibili anche nelle farmacie ticinesi, tra prenotazioni e liste d'attesa
Ma attenzione: «È meglio fare affidamento a un test “classico” quando si hanno sintomi o si prevedono contatti con persone a rischio».

Test Covid

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

LUGANO - «Non fiondatevi tutti subito in farmacia per i test fai-da-te». Era questo l'invito di Martin Ruggli, presidente della Società svizzera dei farmacisti Pharmasuisse, in vista dell'arrivo dello strumento autodiagnostico in Svizzera. Un arrivo annunciato per oggi, 7 aprile, anche nelle farmacie ticinesi. E l'interesse è alto.

«Le richieste sono moltissime» ci confermano dalla Farmacia Tosi di Gravesano. «Già negli scorsi giorni abbiamo preso nota delle prenotazioni: a mezzogiorno avevamo 450 kit riservati». Anche alla Farmacia Contrada dei Patrizi a Pregassona c'è un andirivieni di persone che chiedono i test fai-da-te. «E in molti telefonano per avere informazioni e riservarli» ci spiegano. «Ne abbiamo ordinati molti, ce ne sono a sufficienza». Una situazione analoga si riscontra anche altrove.

In altre farmacie la prima giornata del test fai-da-te risulta essere invece più tranquilla, anche se non mancano le telefonate per la richiesta d'informazioni. In generale sono comunque disponibili dappertutto. Ma alla Farmacia Breganzona, per esempio, stamani il lotto ordinato non era ancora stato fornito. «Stiamo quindi prendendo nota delle persone interessate».

Cinque test al mese gratuiti - L'alto interesse attorno al test fai-da-te è verosimilmente dovuto anche alla sua gratuità: ogni cittadino ha infatti diritto a cinque kit gratuiti al mese. Per ottenerli è sufficiente presentare la tessera della cassa malati. Se poi se ne vogliono acquistare altri, il prezzo è di dodici franchi. Lo si può utilizzare a partire dai sei anni.

Non è sempre consigliato - «L'interesse è dettato dal fatto che di questi test si è parlato in lungo e in largo» aggiunge Pierluigi Poletti della Farmacia Solari di Lugano, che però mette in guardia: «Non è sempre consigliato». Va infatti impiegato quando non si hanno sintomi, ma non se si tratta di andare a trovare persone che fanno parte delle categorie a rischio. E non è nemmeno valido per un viaggio all'estero. «Lo si può per esempio fare se il venerdì sera si organizza una cena con gli amici».

Poletti sottolinea inoltre che bisogna essere pronti a un risultato positivo. «Se una persona effettua un test rapido qui da noi in farmacia, in caso di positività noi abbiamo l'obbligo di notificarlo. Chi lo fa invece a casa, se positivo si deve rivolgere a una farmacia o al medico per effettuare un test PCR di conferma». E va ricordato, che ogni test rappresenta un'istantanea, che non esclude che si possa essere contagiosi in seguito.

Come funziona? - Per effettuare il test, si prende il tampone e lo si infila in entrambe le narici. Poi lo si inserisce in una provetta. E infine quattro gocce del liquido contenuto nella provetta vanno versate sulla striscia reattiva. Il risultato è poi disponibile in circa quindici minuti.

Ci testeremo tutti assieme - Con l'arrivo del test fai-da-te, le autorità sanitarie cantonali stanno pensando a un progetto per un test di massa cantonale, come annunciato la scorsa settimana dal medico cantonale Giorgio Merlani. L'intenzione è di fissare un giorno in cui a tutta la popolazione ticinese sarà invitata a testarsi. E i positivi si metteranno in isolamento, interrompendo le catene di contagio. «Questo progetto potrebbe fare la differenza nell'attuale andamento epidemiologico» aveva detto Merlani.

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