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CANTONELicenziamento all'IAS: «Percepirà 762 franchi mensili»

02.04.21 - 17:45
Nuova interpellanza dell'MPS dopo la risposta fornita alla prima dal consigliere di Stato Raffaele De Rosa
TiPress - foto d'archivio
Licenziamento all'IAS: «Percepirà 762 franchi mensili»
Nuova interpellanza dell'MPS dopo la risposta fornita alla prima dal consigliere di Stato Raffaele De Rosa

BELLINZONA - La vicenda si è conclusa «con la prospettata disdetta del rapporto di impiego tramite pre-pensionamento». Una decisione «non effettuata con leggerezza», ma perché «si è constatata la rottura irreversibile del rapporto di fiducia». Così si era espresso Raffaele De Rosa leggendo la risposta del Consiglio di Stato all'interpellanza presentata dall'MPS sul caso della ormai ex dipendente dell'Istituto delle assicurazioni sociali, portato alla luce dal Caffè. Un percorso professionale riassunto in un lungo dossier indirizzato (in data 28 agosto 2020) proprio al direttore del DSS, con la denuncia di capogruppo, capo servizio, capoufficio, direttore dell'IAS e assistente del personale (che si è concluso con la procedura di licenziamento). 

Ma l'MPS non si è detto soddisfatto e, a distanza di due settimane, ha presentato un'altra interpellanza. "Oltre il danno, anche la beffa" è il titolo. La signora, 59 anni, «non ha il privilegio e la fortuna di far parte dell’esecutivo cantonale con tutti i privilegi salariali e pensionistici che conosciamo - scrive il Movimento -. Ha dovuto assumersi la responsabilità di far crescere, da sola, i suoi figli e di conseguenza ha dei “buchi pensionistici”». Qualora «dovesse chiedere di poter beneficiare del pensionamento anticipato dal 1° gennaio 2022, percepirebbe quindi 762 franchi mensili».

Per l'MPS, quindi, «il direttore del DSS se ne lava le mani e scarica sulla collettività i costi... perché evidentemente la signora per poter sbarcare il lunario (lei e i suoi figli) dovrà poi annunciarsi ai servizi dell’assistenza pubblica del Dipartimento diretto da Raffaele De Rosa».

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