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«Le quarantene a scuola non sono poi così tante»

CANTONE«Le quarantene a scuola non sono poi così tante»

23.03.21 - 20:01
Le varianti hanno provocato un giro di vite nelle regole degli Istituti comunali: «A casa per un solo caso positivo».
Ti-Press
«Le quarantene a scuola non sono poi così tante»
Le varianti hanno provocato un giro di vite nelle regole degli Istituti comunali: «A casa per un solo caso positivo».
La Direzione del Decs però rassicura la popolazione: «I piani di protezione funzionano e le scuole rimangono un luogo sicuro».

BELLINZONA - Mondo scolastico e diffusione del virus. Il tema è dibattuto un po’ ovunque. E anche in Ticino se ne parla molto. Soprattutto perché, nelle ultime settimane, si è verificato un aumento considerevole delle classi finite in quarantena per la presenza di allievi risultati positivi al tampone.

Numeri da prendere con le pinze - Un incremento che però non preoccupa la Direzione del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (Decs) che per prima cosa contestualizza un po' i numeri. «Attualmente, a livello cantonale, sono in quarantena due classi di scuola dell'infanzia su 421, quattro di scuola elementare su 803, tre di scuola media su 607 e una delle scuole post-obbligatorie su 1'159».

«Le scuole sono sicure» - Cifre, queste, che, secondo i vertici del Dipartimento, dimostrano chiaramente che i piani di protezione messi in atto per contenere la pandemia «continuano a funzionare» e confermano nel complesso che «le scuole sono e rimangono un luogo sicuro», come ribadito ancora di recente dal medico cantonale Giorgio Merlani. 

Contagiati in famiglia - Per il Decs, infatti, i casi positivi «sono sovente importati» e «frutto di contagi avvenuti al di fuori dal mondo scolastico». «È già successo - sottolinea il Dipartimento - che più fratelli o sorelle si contagiassero in ambito familiare, generando poi 2 o 3 quarantene di classe». 

Basta un solo caso - A giocare un ruolo sempre più importante troviamo poi le nuove e più contagiose varianti, che hanno costretto da un lato le autorità sanitarie a raccomandare i test su bambini di meno di undici anni, dall'altro il Decs a rivedere le regole delle quarantene, soprattutto per quanto riguarda le scuole comunali. «La loro diffusione in tutta la società ha comportato una maggior facilità a decretare le quarantene di classe rispetto a prima. Ora infatti - conclude la Direzione del Decs - nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole elementari questo provvedimento scatta a partire da un singolo caso positivo, comportando un numero complessivamente leggermente superiore di quarantene simultanee rispetto all’autunno». Negli altri ordini scolastici - là dove vige l’obbligo di mascherina anche per gli studenti - il provvedimento delle quarantene di classe resta invece immutato e parte con la positività di due allievi della stessa classe.

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