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CANTONEIl "muscoloso" tackle di Noseda finisce in Pretura

17.03.21 - 06:32
Luigi Girardi chiede un risarcimento allo Stato per la chiusura del locale a luci rosse Lumino's
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Il "muscoloso" tackle di Noseda finisce in Pretura
Luigi Girardi chiede un risarcimento allo Stato per la chiusura del locale a luci rosse Lumino's
Secondo la sua petizione l'atto cruciale della vicenda fu uno scritto con cui il Procuratore Generale «non si è limitato a una “invasione di campo”, ma ha persino ipotizzato due tipologie di reato oggettivamente inesistenti, a carico dei municipali di Lumino»

LUMINO - La Corte di appello e di revisione penale (CARP) lo giudicò un intervento «muscoloso». Ma non estrasse nessun cartellino nei confronti dell’allora Procuratore Generale John Noseda. La partita del Motel Lumino, otto anni dopo, non è però ancora conclusa. A inizio marzo Luigi Girardi, che del locale a luci rosse è stato amministratore unico, ha inoltrato una petizione alla Pretura di Bellinzona. Chiede, in buona sostanza, che la Repubblica e Canton Ticino venga condannata al risarcimento del «danno cagionato dal PG John Noseda alla Motel Lumino SA, con lo scritto del 20 febbraio 2013 indirizzato al Municipio di Lumino». La somma viene lasciata all’accertamento peritale.

Luci rosse accese - Sono, quelli del febbraio 2013, i giorni in cui il Municipio di Lumino cambia improvvisamente atteggiamento nei confronti dell'esercizio a luci rosse. Pochi mesi prima, il 19 settembre, lo stesso Esecutivo aveva rilasciato l'attestazione di idoneità dei locali al Motel e, il 28 dicembre, aveva stipulato con lo stesso una convenzione per l'incasso delle imposte comunali sull'attività nel postribolo. 

Luci rosse spente - Tutto viene rimesso in discussione dopo la raccomandata del 20 febbraio 2013 con cui il PG John Noseda invita il Municipio «a procedere immediatamente con i provvedimenti necessari alla cessazione dell’attività illecita di prostituzione». Nella lettera (vedi il testo integrale sotto) il capo dei magistrati sollecita carte e nomi dei responsabili delle procedure comunali adottate. Ma soprattutto ipotizza responsabilità penali per i municipali, citando i reati di promovimento della prostituzione (art. 195 CP) e di esercizio illecito della prostituzione (art. 199 CP).

«L'atto cruciale» - Questo scritto, secondo quanto scrive l’avvocato Rossano Bervini nella petizione, «rappresenta l’atto cruciale di tutta questa vicenda». Pochi giorni dopo, il 25 febbraio il Municipio di Lumino, «su invito del Procuratore generale» (così scrisse lo stesso Consiglio di Stato in una decisione dell’ottobre 2013), impose il divieto di utilizzo del Motel quale postribolo.

La tesi di Bervini - Dopo le sentenze avverse in ambito penale, Luigi Girardi tenta ora di riaprire la partita in campo civile. Il PG John Noseda, con il suo intervento, che la CARP ha definito “muscoloso”, «non si è limitato a una “invasione di campo”, ma ha persino ipotizzato due tipologie di reato oggettivamente inesistenti, a carico dei municipali di Lumino» scrive nella petizione il suo patrocinatore, l’avvocato Rossano Bervini. Che aggiunge: «Al Ministero pubblico non può essere riconosciuta la competenza di “invitare” il Municipio, sotto comminatoria dell’avvio di un procedimento penale, ad adottare delle decisioni che rientrano nelle competenze dell’esecutivo comunale». Contestata, tra l'altro, è l'ipotesi di reato, «frutto di una fervida fantasia del PG» scrive l'avvocato, che la convenzione per l'incasso delle imposte configuri il promovimento della prostituzione (art. 195 CP). E a tal proposito viene citata la trattenuta d'imposta che è stata inserita, anni dopo, nella nuova legge sulla prostituzione.

«Deriva istituzionale» - L’avvocato Bervini rincara la dose scrivendo che «se questa deriva istituzionale venisse ammessa, il Ministero pubblico sarebbe legittimato ad “invitare” il Consiglio di Stato, il Gran Consiglio e tutti i Municipi ad adottare delle decisioni che rientrano nella sfera di competenza di tali autorità, sotto comminatoria (minaccia) di dare avvio a dei procedimenti penali a carico dei membri di tali autorità se non vi provvedessero». Parole di parte, certo, ma che pesano uscite dalla penna di chi è stato consigliere di Stato.

 

Il testo della raccomandata del 20 febbraio del PG John Noseda al Municipio di Lumino:

Egregi Signori,
ricevo dalla Polizia Cantonale l'allegato rapporto 15.02.2013 e, conformemente all'art. 195 CPP, vi chiedo formalmente la trasmissione di un rapporto scritto onde identificare eventuali responsabilità penali per titolo di promovimento della prostituzione (art. 195 CP) ed esercizio illecito della prostituzione (art. 199 CP). Constato infatti il mancato intervento, da parte dell'Autorità comunale (malgrado le ripetute segnalazioni delle Autorità cantonali) ai fini dell'immediata cessazione dell'attività di prostituzione svolta presso il Motel Lumino. Prendo inoltre atto che, in data 28.12.2012 è stata conclusa una convenzione (suscettibile di configurare gli estremi dell'art. 195 CP) a garanzia dell'incasso dell'imposta comunale, come peraltro avevo già segnalato all’IAS e alla Direzione delle Contribuzioni nella lettera che vi allego per conoscenza. 

Vi invito pertanto a procedere immediatamente con i provvedimenti necessari alla cessazione dell'attività illecita di prostituzione e a comunicarmi le vostre osservazioni in merito alle procedure adottate e al nominativo dei loro responsabili.

Distinti saluti 

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