Cerca e trova immobili

BELLINZONALa convenzione a sostegno della Chiesa è realtà

04.03.21 - 14:01
A Bellinzona può entrare in vigore la convenzione con le Parrocchie e la Chiesa evangelica riformata
Archivio Tipress
La convenzione a sostegno della Chiesa è realtà
A Bellinzona può entrare in vigore la convenzione con le Parrocchie e la Chiesa evangelica riformata

BELLINZONA - Il documento che sancisce il sostegno finanziario della Città di Bellinzona alle Parrocchie attive su tutto il suo territorio e alla Chiesa evangelica riformata (CER) può entrare in vigore. Il via libera è giunto negli scorsi giorni da parte della Diocesi di Lugano dopo la ratifica data a sua volta dalla Sezione degli enti locali (SEL). L’iter avviato dopo l’aggregazione, ricordiamo, aveva subito una battuta d’arresto a causa di un ricorso presentato da un cittadino di Bellinzona nel novembre del 2019. Poiché il ricorrente ha nel frattempo cambiato domicilio e ritirato il proprio ricorso, i Servizi giuridici del Consiglio di Stato hanno decretato lo stralcio lo scorso novembre.

La convenzione, la prima elaborata da una città ticinese per uniformare il trattamento a seguito di un’aggregazione comunale, prevede di armonizzare gli aiuti finanziari dell’ente pubblico che fino al 2019 venivano elargiti anche in molto diverso tra loro alle 16 Parrocchie attive sulla giurisdizione della Città (Bellinzona-Collegiata, Carasso, Daro e Artore, Ravecchia, Camorino, Claro, Giubiasco, Gorduno, Gnosca, Gudo, Moleno, Monte Carasso, Pianezzo, Preonzo, S. Antonio, Sementina) e alla Chiesa evangelica riformata. La soluzione individuata permette di confermare il contributo complessivo che veniva riconosciuto dai precedenti Comuni (253'500 franchi in totale).

Il principale cambiamento riguarda l’abolizione del versamento della congrua da parte del Comune. Viene per contro armonizzato il contributo per l’insegnamento religioso in tutti i quartieri, utilizzando come criterio di ripartizione il numero di unità didattiche nelle scuole comunali. Nel 2020 tale somma ammonta a 112'000 franchi. Gli altri 141'500 franchi costituiscono un fondo comune che viene gestito autonomamente dagli enti parrocchiali, i quali sono chiamati a fornire una volta all’anno i dati contabili con le informazioni necessarie a comprendere la destinazione e l’uso dei fondi stanziati dalla Città. Non si può utilizzare tale fondo per le attività di culto. Gli aiuti finanziari per l’anno 2020, che erano rimasti in stand-by a causa dell’effetto sospensivo del ricorso, verranno elargiti quest’anno assieme a quelli per il 2021.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE