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MEZZOVICO-VIRAVandalismi contro l'Ordine dei medici

25.02.21 - 12:32
Sulla facciata dello stabile è comparsa la scritta "terroristi". Un insulto pesante a chi da un anno combatte il Covid
Tio/20minuti - FF
Vandalismi contro l'Ordine dei medici
Sulla facciata dello stabile è comparsa la scritta "terroristi". Un insulto pesante a chi da un anno combatte il Covid
Il presidente, Franco Denti: «C'è chi aizza persone che sono deluse, stanche, arrabbiate. E questi poi se la prendono con i medici, che hanno il compito di dire la verità».

MEZZOVICO - "Terroristi". È la scritta comparsa questa mattina sulla parete della sede di Mezzovico dell'Ordine dei medici del Cantone Ticino. Un insulto in rosso, in cui la sigla è stata pure scritta in modo sbagliato (OCMT anziché OMCT), nonostante un tentativo di scritta precedentemente cancellata con lo spray.

Sembra che la pandemia generi sempre più odio. Questa volta rivolto proprio verso i medici, considerati "gli eroi" di una situazione scoppiata nel nostro cantone un anno fa proprio oggi. 

L'accusa di fare "terrorismo" purtroppo si legge di frequente anche sui social network. Autorità, medici e giornalisti sono additati di "esagerare" i fatti al solo scopo di spaventare la popolazione.
L'Ordine dei medici, dal canto suo, nel corso dall'anno ha sempre incoraggiato la popolazione e le autorità a essere prudenti, anche nei momenti in cui la situazione epidemiologica è migliore (come ora), affinché non si abbassi la guardia, appoggiando quindi pure gli allentamenti "a tappe" decisi dal Consiglio federale.

Qualunque sia l'input, l'odio nei confronti dell'Ordine risulta inaccettabile, così come sono da condannarne gli atti di vandalismo. L'OMCT, intanto, ha sporto denuncia. Il suo presidente, Franco Denti, è rammaricato: «La riflessione che si può fare, aldilà della censura di certi atti, è che purtroppo ci sono persone che aizzano la gente. Gente che è delusa, arrabbiata per la situazione che stiamo vivendo. E se la prende con i medici che hanno il compito di dire la verità». È nei loro confronti che il medico esprime un messaggio: «Io me la prendo di più con quelle persone che aizzano gli altri. È facile farlo con chi è deluso, stanco, arrabbiato da una situazione che dura un anno. Ed è una cosa che fa male, oggi ancora di più».

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