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CANTONELong-Covid, quando i sintomi della malattia durano molto di più

09.02.21 - 07:00
Della sindrome post-Covid-19 non si conosce ancora molto, ma esiste e molti ex malati si portano dietro gli strascichi.
Ti-Press / Deposit
Long-Covid, quando i sintomi della malattia durano molto di più
Della sindrome post-Covid-19 non si conosce ancora molto, ma esiste e molti ex malati si portano dietro gli strascichi.
L'infettivologo Christian Garzoni: «Il sintomo principale è la stanchezza e può essere provocata da diversi fattori. Può durare a lungo come per la mononucleosi e non sappiamo perché».

BELLIZONA - «Mi alzo la mattina stanco. Dopo una notte insonne».  «Durante la giornata spesso faccio fatica a concentrarmi. Mi sento come se avessi nella testa una sorta di nebbia mentale». E ancora: «Ho fatto la malattia a novembre e da allora mangio proprio perché devo. Perché non ho più nessuna soddisfazione nel farlo, non sentendo più il gusto». «Ho fatto una passeggiata in montagna e dopo pochi passi avevo già il fiatone». Tutte testimonianze, queste, di ticinesi che negli scorsi mesi si sono ammalati di Covid-19. E che della malattia si portano dietro gli strascichi. Sì, perché per diverse persone la malattia non termina dopo i dieci giorni d'isolamento. Si ritorna a una vita normale, ma questa è diversa da quella precedente. La chiamano sindrome post-Covid-19. E i postumi possono durare a lungo dopo l’infezione. I sintomi più comuni? Stanchezza, fiato corto, mal di testa, problemi gastrointestinali, insonnia, perdita del gusto e dell’olfatto a lungo termine e difficoltà di concentrazione. 

Astenia principale sintomo - Tutte problematiche, queste, che possono insorgere anche in persone che hanno avuto un decorso blando della malattia, e che non sono quindi tipiche (solo) di chi ha avuto sintomi gravi. A fare chiarezza su questi problemi è Christian Garzoni, direttore sanitario della Clinica Moncucco e specialista in malattie infettive. «Il sintomo principale e probabilmente più caratteristico - ci spiega al telefono - è l'astenia, ovvero un'estrema stanchezza unita ad affaticamento, che non appare dalle analisi del sangue o da una visita medica».

«Può durare a lungo e non si sa perché» - Ma cos'è allora che rende così stanchi da trasformare una passeggiata in montagna nella scalata dell'Everest? Garzoni vede una somma di diversi fattori. «Il polmone perde una certa capacità di ossigenare che magari a riposo non si nota, ma che sotto sforzo si percepisce. La stanchezza proviene da lì». Ma non solo. «Se si sta due o tre settimane a letto - ricorda l'infettivologo - viene indebolita fortemente la massa muscolare, che come noto si consuma rapidamente». Difficile invece dare una spiegazione sul perché la stanchezza duri così a lungo: «È un po' come l'infezione della mononucleosi. Può durare diverse settimane e addirittura mesi. E non si sa bene perché. Ma accade spesso».

Importante l'attività fisica - Spesso Garzoni viene contattato da colleghi che stanno trattando pazienti che soffrono di Long-Covid. E la domanda è sempre la stessa. Che fare? «Spesso il mio consiglio - precisa l'esperto - è di tornare a fare un'attività fisica regolare, iniziando da passeggiate sempre più intense, mentre nei casi più gravi, soprattutto per i pazienti che sono stati ricoverati a lungo, propendo per una riabilitazione».

Olfatto e odorato - Stanchezza, ma non solo. Perché in molti tra i guariti di Covid-19 lamentano una perdita del gusto e dell'olfatto che si protrae nel tempo: «Sono due sintomi tipici della malattia - ricorda Garzoni -. Solitamente tornano dopo un breve periodo ma a volte possono stare via anche per mesi. E non c'è molto da fare. C'è chi dice che l'utilizzo, come annusare più odori possibili, possa aiutare, anche se non abbiamo tanti dati scientifici in merito. Alla fine è un'irritazione dei nervi causata dal virus, e i nervi possono rimanere "lesi" per un lungo periodo».

Pochi studi scientifici - Sulla sindrome post-Covid attualmente non si hanno dati certi. Anche per questo è difficile dare una fotografia esatta del problema a livello nazionale - dove alcune ricerche hanno ipotizzato che uno svizzero che ha sviluppato la malattia su quattro ne soffra - e soprattutto ticinese. «A livello scientifico gli studi sono ancora molto pochi. Uno importante multicentrico a livello svizzero, dove si analizza primariamente anche l'aspetto della respirazione, lo stiamo conducendo alla Clinica Moncucco, dove seguiamo regolarmente pazienti nel post-Covid», conclude Garzoni.

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COMMENTI
 

dan007 3 anni fa su tio
Concordo stanchezza dolori articolari spossatezza insonnia

dan007 3 anni fa su tio
Si eppure dai controlli dallo specialista risulta che tutto e ok niente asma quasi 9 mesi di fiato e stanchezza tendinite a ripetizione dolori alle anche ginocchia cervicale intorpidimento perdita del 35 % di forza recupero lento per uno sportivo come me ancora adesso dolori di ogni natura ma sopratutto debolezza ma i medici dicono che tutto e a posto purtroppo non c’è rimedio bisognerà aspettare per vedere problemi di salute derivati dall’infrazione forse cardiovascolari bisognerà fare attenzione
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