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CANTONEStazioni sciistiche, via libera all'apertura

22.12.20 - 17:13
Sarà previsto un numero limitato di sciatori e i ristoranti dovranno rimanere chiusi.
Ti Press
Stazioni sciistiche, via libera all'apertura
Sarà previsto un numero limitato di sciatori e i ristoranti dovranno rimanere chiusi.
A chi non rispetterà i piani di protezione verrà revocata l'autorizzazione. Revoca che sarà possibile anche in caso di evoluzione epidemiologica negativa.

BELLINZONA - Anche in Ticino si potrà sciare. Il Gruppo di lavoro “Grandi Manifestazioni” istituito dal Consiglio di Stato ha infatti concesso oggi l’autorizzazione d’esercizio a tutte le stazioni sciistiche ticinesi. Giunte dopo aver analizzato i piani di protezione presentati da ogni singola stazione invernale, le autorizzazioni non avranno però una durata illimitata. La possibilità di tenere aperti gli impianti è infatti condizionata all’evoluzione epidemiologica che si registra a livello cantonale, al rispetto dei piani di protezione e a eventuali cambiamenti dell’ordinanza federale.

Numero limitato di sciatori - Per tutte le stazioni sciistiche ticinesi è previsto un contingentamento del numero di sciatori. Una restrizione che permetterà di gestire al meglio e in tutta sicurezza la pratica dello sci a coloro che raggiungeranno le piste.

Ristoranti no, take away sì - Nel rispetto delle disposizioni federali e cantonali, anche sulle piste da sci i ristoranti e i bar resteranno chiusi, così come avviene nel resto del Cantone. Sarà tuttavia possibile il servizio d’asporto (take away), ma senza possibilità di consumare direttamente sul posto o nelle immediate vicinanze e in modo da non creare assembramenti con più di 5 persone.

I gestori degli impianti sciistici ticinesi saranno inoltre chiamati a far rispettare dagli utenti delle piste i piani di protezione prestabiliti. Il Cantone, in collaborazione con la Polizia cantonale, vigilerà comunque affinché le norme siano rispettate. In caso contrario, come detto, potrebbe essere revocata l’autorizzazione d’esercizio.

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COMMENTI
 

Boh! 3 anni fa su tio
...decisione discutibile. Comunque la vera vergogna non sono i politici ma piuttosto quelli fra noi che si informano sui test rapidi per potersi recare oltre confine per Natale.... e sono in molti!

Nmemo 3 anni fa su tio
.. francamente dovrebbe essere usato univocamente lo stesso peso e la stessa misura. Quello che non è stato considerato un bisogno primario è stato chiuso. Accontentare gli impianti di risalita per praticare lo sci è dura da capire e sembrerebbe che più della razionalità della ragione, conti la “pancia”.

Luca 68 3 anni fa su tio
ottima scelta, magari invitiamo anche qualche turista inglese o sudafricano, così facciamo bingo!! forse piace sciare si nostri politici, per quello che vogliono tenere aperto. direi che è da irresponsabili!!

marco17 3 anni fa su tio
Si può discutere sull'opportunità di tenere aperte le piste da sci e gli impianti di risalita ma qui mi sembra che si esageri con le critiche. Il rischio di incidenti? Non lo si risolve stando in casa, visto il numero elevato di incidenti domestici, anche gravi: ma se uno si ferisce sciando ne parlano i giornali, mentre se qualcuno si rompe la testa cadendo sulle scale di casa, la cosa passa inosservata.

chris76 3 anni fa su tio
Risposta a marco17
tanto più che se chiudi gli impianti tanta gente che sarebbe andata in pista si improvviserà sci escursionista o grande esploratore con conseguenze di infortuni e magari morti ancora ben peggiori!

fapio 3 anni fa su tio
Pipì e pupù dove si faranno se i ristoranti son chiusi?...

centauro 3 anni fa su tio
Risposta a fapio
Sotto gli abeti, le fronde sono un buon riparo e basta un buchetto nella neve!

LucaAstro 3 anni fa su tio
La Svizzera, da modello a schifo allucinante!!! 🤮

joe69 3 anni fa su tio
Se c'è un effettivo controllo, serrato e rigoroso, allora ok. A parte che rimarrebbe sempre scoperto il problema di eventuali infortuni... se dovessero verificarsene a profusione?? ci sarà posto negli ospedali?? E nelle sale operatorie?? Visto che si è dovuto diminuire (e di molto) tanti interventi....

joe69 3 anni fa su tio
Risposta a joe69
La mia ovviamente era un domanda retorica... ovvio che a posti in ospedali siamo messi malissimo, poi trovo ingiusto togliere eventuali posti a chi veramente merita di essere curato (covid e nn covid)... solo perché nn si riesce a rinunciare a sciare per qualche settimana.... nn è un attività essenziale! Fa bene alla salute certo, ma nn è essenziale, una piccola rinuncia avrebbe fatto bene a tutti....

marco17 3 anni fa su tio
Risposta a joe69
Se cominciamo a fare distinzioni tra chi meriterebbe di essere curato e chi no, allora rischiamo di andare lontano. Se qualcuno si fa male sulle piste da sci non dovrebbe essere curato? E allora chi sviluppa un cancro ai polmoni perché per decenni si è fumato tre pacchetti di sigarette al giorno? O chi è vittima di un infarto perché conduce una vita malsana, è sovrappeso, si nutre male, non fa esercizio fisico? È un discorso pericoloso, che ricorda l'eugenismo nazista.

joe69 3 anni fa su tio
Risposta a marco17
A parte che di dice eugenetica nazista, e che nn c'entra assolutamente nulla eugenetica nazista, vai a vedere cosa significa, nn riempirti la bocca di paroloni sparati a sproloquio e offensivi... Guarda, sono educato e ti rispondo....nn ho mai detto di nn curare chi si infortuna, ma permettimi che magari ;-) ci sono persone che si ammalano anche senza colpe, nn tutte fumano, si ingozzano ecc... e se permetti, trovo irrispettoso fregarsene, e pensare, "chi se ne fotte.... ", quando si potrebbe semplicemente fare una rinuncia per un paio di settimane o qualcosina in più, ripeto , lo sci non è essenziale per vivere, certo fa bene... ma qualche settimana senza nn cambia la vita, ma la cambia a chi negli ospedali ci lavora ed è allo stremo delle forze... a limite del bournout!!!! Credimi, farebbero volentieri a meno di gente che si infortuna solo per nn rinunciare a del divertimento, anche a me piace sciare, i sacrifici dobbiamo farli tutti... tanta gente nn è più capace a farne....

chris76 3 anni fa su tio
Risposta a marco17
concordo

marco17 3 anni fa su tio
Risposta a joe69
Tanta enfasi e frasi sopra le righe per ribadire un concetto che trovo, appunto, problematico, per non dire pericoloso: una distinzione tra chi si ammala per colpa sua e chi no e che trovo contrario a qualsiasi etica sanitaria e anche alle leggi in materia.

joe69 3 anni fa su tio
Risposta a marco17
Proprio quella che hai fatto tu... una distinzione tra chi si ammala per colpa sua e chi no (,fumatori, sovrappeso, ecc...) io ho solo espresso un pensiero, una questione di opportunità, cioè, se fosse opportuno o pure no, prendersi questo rischio... poi chi scia al massimo si infortuna, forse si ammalano solo se scia in boxer e canottiera;-) Cmq a parte gli scherzi... il Ticino è messo malissimo ad occupazione ospedaliera e come già detto, medici e infermieri prossimi al bournout... senza contare che tanta gente arriverà anche da altri cantoni e della vicina Italia per poter sciare.... se dovessimo avere molti infortuni? Che si fa?? Ci sarà posto nelle strutture ospedaliere cantonali?? Se sì, saranno tutti curati con la dovuta attenzione? O magari visto la stanchezza potrebbero esserci degli errori medici?? ecc... Un rischio che, in questo momento storico, si poteva anche evitare....

adri57 3 anni fa su tio
Compliment! Con la peggiore situazione epimiologica (casi, decessi, RT) della Svizzera, apriamo le stazioni sciistiche, per poi incolpare le persone se i casi aumentano. Cantoni con dati nettamente migliori ai nostri hanno chiuso. Aspettiamoci quindi l'arrivo anche di persone provenienti dalla Svizzera centrale e dal canton Uri.

chris76 3 anni fa su tio
Risposta a adri57
ma se le giornaliere sono contingentate chi se ne frega se arrivano da altri cantoni?
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