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Dove passavano le bici ora viaggiano i bus

LOCARNODove passavano le bici ora viaggiano i bus

17.12.20 - 09:37
Sul Ponte Maggia è stata aperta una nuova corsia dedicata esclusivamente al transito di autobus delle FART.
DT
Dove passavano le bici ora viaggiano i bus
Sul Ponte Maggia è stata aperta una nuova corsia dedicata esclusivamente al transito di autobus delle FART.
L'opera è stata possibile grazie alla costruzione, più a valle, della passerella ciclopedonale.

LOCARNO - È da qualche giorno aperta, in corrispondenza con l’introduzione del nuovo orario del trasporto pubblico, la nuova corsia bus sul ponte Maggia tra Ascona e Locarno, destinata al transito di autobus delle Ferrovie e autolinee regionali (FART).

L’opera permette di assicurare il potenziamento delle autolinee di trasporto pubblico con un nuovo percorso della linea 1 Losone-Ascona-Locarno-Tenero-Gordola e della linea 316 Locarno-Brissago. Il collegamento rapido e diretto Ascona – Locarno consente di migliorare le connessioni all’interno del polo urbano, garantendo anche l’allacciamento della zona Fevi/Scuole all’asse forte.  

La nuova corsia bus, della larghezza di 3,8 metri, è stata creata allargando la corsia ciclopedonale preesistente su tutta la lunghezza del manufatto (pari a circa 200 metri), ed è delimitata, per esigenze statiche, con un nuovo parapetto in calcestruzzo che ne rivaluta, nel contempo, anche l’aspetto architettonico. Completa l’intervento l’adattamento delle corsie d’accesso al ponte. Sul lato Ascona sono pure state realizzate due nuove fermate del trasporto pubblico su gomma (una per ogni senso di marcia).  

Il transito è consentito ai soli bus ed è possibile alternativamente in un solo senso di marcia; tale gestione viene assicurata da due nuovi impianti semaforici posti ai due imbocchi del manufatto.  

Il costo della nuova opera – che fa seguito all’apertura al transito di biciclette e pedoni della passerella ciclopedonale realizzata qualche decina di metri più a valle, inaugurata lo scorso mese di giugno – è stimato in circa CHF 1,7 milioni e ha richiesto sette mesi di lavori (maggio-dicembre 2020). Anch’essa rientra nell’ambito delle misure prioritarie del Programma di agglomerato del Locarnese di seconda generazione (PALoc2). Il finanziamento è garantito nella misura di CHF 0,5 milioni a carico della Confederazione, CHF 0,9 milioni a carico del Cantone e CHF 0,3 milioni a carico dei Comuni del Locarnese.

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