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MASSAGNOOtto positivi alla casa anziani Girasole

14.12.20 - 16:46
La scoperta è avvenuta attraverso un'indagine ambientale avviata dopo che due collaboratori avevano contratto il virus.
Ti-Press (archivio)
La casa anziani Girasole a Massagno.
La casa anziani Girasole a Massagno.
Otto positivi alla casa anziani Girasole
La scoperta è avvenuta attraverso un'indagine ambientale avviata dopo che due collaboratori avevano contratto il virus.
La direzione: «Gli otto ospiti positivi sono stati trasferiti nel reparto Covid-19 della struttura. Le loro condizioni sono finora buone».

MASSAGNO - Il coronavirus è penetrato anche alla casa anziani Girasole di Massagno, dove negli scorsi giorni otto residenti e un dipendente sono risultati positivi al tampone.

La scoperta, sottolinea la Direzione in una nota, è avvenuta attraverso un'indagine ambientale avviata dopo che altri due collaboratori avevano contratto la malattia. Una situazione, questa, che come precisato dagli stessi vertici della struttura ha fatto scattare immediatamente le procedure previste dal protocollo. Ovvero sottoporre tutti i residenti e i collaboratori al tampone. 

Gli otto ospiti positivi sono stati trasferiti nel reparto Covid-19 della casa anziani. «Le loro condizioni sono finora buone», sottolinea la Direzione precisando che gli altri residenti sono stati invitati a rimanere nelle proprie stanze secondo le misure previste dall'Ufficio del medico cantonale. Al contempo tutte le attività di animazione e intrattenimento sono state momentaneamente sospese così come le visite. «Siamo vicini alle famiglie toccate», concludono i vertici della casa per anziani esprimendo nel contempo la loro gratitudine ai collaboratori «per l'impegno e la professionalità dimostrate nel gestire la situazione».

La malattia, ricordiamo, è attualmente presente in 27 delle 68 strutture per anziani sparse nel cantone. Nella giornata di domenica, stando al resoconto di Adicasi, sedici residenti sono risultati positivi, mentre altri sei hanno perso la vita. Difendere le persone più fragili - come spiegato a Tio.ch e 20 minuti dal dottor Garzoni - deve essere un obiettivo prioritario delle prossime festività. Anche se spesso, come precisato oggi dal presidente del Governo Norman Gobbi durante la seduta di Gran Consiglio, sono proprio loro a voler restare in contatto con le loro famiglie. E questo nonostante il pericolo reale di contagio. 

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