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CANTONEMorti in casa anziani, il Parlamento dice "no"

14.12.20 - 15:00
Bocciata la domanda di avere nell'ordine del giorno la richiesta di costituire una commissione parlamentare d'inchiesta
TiPress - foto d'archivio
Morti in casa anziani, il Parlamento dice "no"
Bocciata la domanda di avere nell'ordine del giorno la richiesta di costituire una commissione parlamentare d'inchiesta

MENDRISIO - Il Gran Consiglio ha detto no. Nell'ordine del giorno dell'ultima sessione parlamentare del 2020 non viene inserita la domanda di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid-19 nelle case anziani (CPA) del nostro cantone. 

La domanda era stata presentata da Matteo Pronzini a nome del gruppo MPS-POP-Indipendenti. Ed era stata appoggiata anche da Tiziano Galeazzi: «In coscienza io appoggio la richiesta. Voglio vederci chiaro - ha detto prendendo la parola al Mercato Coperto di Mendrisio il deputato UDC -. Anche se non condivido l’animosità di Pronzini e il suo modo di esprimersi, penso che qualcosa dobbiamo fare. E invito anche il medico cantonale a fornire l’RT nei dati giornalieri forniti dal suo Ufficio, per meglio comprendere l'andamento della pandemia».

Pronzini ha definito la sottocommissione gestione e finanze, che ha in precedenza sospeso la procedura dell'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta, "Ponzio Pilato". Gli ha risposto Michele Guerra: «La richiesta in sottocommissione è stata trattata. Io personalmente non sono affatto contrario, ma allorquando il medico cantonale ha portato in audizione determinate informazioni e abbiamo saputo dell’apertura di un incarto penale, ne abbiamo riferito al plenum della commissione gestione e finanze. Che ha deciso di momentaneamente mettere in pausa la trattazione per non accavallare due gradi di analisi e consentire alla Magistratura di fare il suo lavoro».

Sulla questione si è espresso anche il presidente del Consiglio di Stato, Norman Gobbi: «Il dottor Garzoni lo ha confermato ancora oggi a Tio/20minuti, gli anziani restano la categoria di persone più a rischio. Ma proprio loro in questo momento, anche se si trovano in casa anziani, vogliono restare in contatto con le loro famiglie. E abbiamo già preso in considerazione la possibilità di ri-chiudere le strutture. Un'eventualità che durante la prima ondata ha ottenuto molte critiche e ha fatto emergere il "problema" della solitudine».

La richiesta di modifica dell'ordine del giorno, comunque, è stata bocciata con 60 no 14 sì e 3 astenuti. Di morti di coronavirus nelle case anziani, per il momento, in Gran Consiglio non si discute.

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