La bravata notturna dai ragazzi del Movimento per il clima a Bellinzona. «Sensibilizziamo, senza fare danni»
BELLINZONA - Le scritte sui muri hanno suscitato polemiche nei giorni scorsi, dopo la manifestazione dei Molinari a Lugano. Ma eccone una che è passata completamente inosservata. «Basta finanziare le guerre e la catastrofe ambientale».
La frase è comparsa a caratteri cubitali sulla facciata della filiale Ubs di Bellinzona, ed è sparita nell'arco di una notte. L'azione, realizzata con un proiettore, è stata messa a segno dal Movimento sciopero per il clima, dai Giovani Verdi e dal gruppo Svizzera senza un esercito, in vista del voto del 29 novembre sull'iniziativa «contro i commerci bellici».
Un imbrattamento senza conseguenze, che vuole «sensibilizzare la popolazione e non creare danni a nessuno» spiega il bellinzonese Yannick Demaria, tra gli autori della bravata. Questi ultimi chiedono che «le banche svizzere si orientino verso investimenti etici e sostenibili» in un momento in cui l'attenzione pubblica è distolta verso altri problemi. Per attirarla, servono imprese singolari. E questa lo è senz'altro.