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Coronavirus in Ticino: altri 308 casi e 22 ricoveri

CANTONECoronavirus in Ticino: altri 308 casi e 22 ricoveri

28.10.20 - 10:08
Nelle ultime ventiquattro ore il numero complessivo dei contagi è salito a quota 6'530
Archivio Keystone
Coronavirus in Ticino: altri 308 casi e 22 ricoveri
Nelle ultime ventiquattro ore il numero complessivo dei contagi è salito a quota 6'530
Attualmente nel nostro cantone sono otto le persone che necessitano di cure intense

BELLINZONA - Il coronavirus non molla la presa. Nelle ultime ventiquattro ore in Ticino sono stati registrati altri 308 casi accertati e 22 nuovi ricoveri. È quanto si evince dagli odierni dati pubblicati dalle autorità sanitarie cantonali.

Considerando i nuovi ricoveri e i pazienti dimessi (che nelle ultime ventiquattro ore sono sette), in Ticino il numero delle persone ricoverate nelle strutture sanitarie a causa del Covid-19 sono ora 105 (ieri erano 90). Di queste, otto si trovano in cure intense.

Fortunatamente non si registrano nuovi decessi legati al Covid-19: il numero complessivo delle morti resta quindi fermo a 356.

Con i dati odierni, dall'inizio dell'emergenza nel nostro paese (che risale allo scorso 25 febbraio) in Ticino si contano complessivamente 6'530 persone risultate positive al coronavirus.

In attesa di nuove misure - Nel frattempo oggi è attesa la conferenza stampa del Consiglio federale, in cui saranno annunciati nuovi provvedimenti per rallentare la diffusione del virus nel nostro paese.

I provvedimenti ticinesi - In Ticino, lo ricordiamo, sono già stati fatti ulteriori passi nella lotta alla pandemia con l'introduzione di diverse misure. In primis l'obbligo d'indossare la mascherina anche all'aperto, quando non è possibile mantenere la distanza. Un obbligo, questo, che sul territorio cantonale è entrato in vigore ieri.

Il Governo ticinese ha inoltre deciso di vietare le attività sportive amatoriali che implicano un contatto fisico tra i partecipanti (ad eccezione degli allenamenti di bambini e ragazzi in età di scuola dell'obbligo e l'educazione fisica nelle scuole); vietare le manifestazioni private con più di quindici persone che non si svolgono in strutture accessibili al pubblico; introdurre nella ristorazione la distanza minima di 1,5 metri tra i tavoli e il numero massimo di quattro persone per tavolo (ad eccezione di famiglie appartenenti allo stesso nucleo familiare).

Il rinnovato appello delle autorità - Lo facevano già durante la prima ondata della scorsa primavera: le autorità continuano anche ora a rinnovare l'appello alla responsabilità individuale. Così il consigliere di Stato Raffaele De Rosa, direttore del Dipartimento della sanità e della socialità, nella conferenza stampa di lunedì: «Le nostre scelte possono proteggerci. Dobbiamo dare il massimo per scongiurare un lockdown che sarebbe devastante». Sulla stessa linea è la campagna di sensibilizzazione che il Governo ticinese ha lanciato lo scorso mercoledì 21 ottobre con lo slogan “Le scelte giuste ci proteggono”. L'invito è quindi quello di fare delle scelte, nonché delle rinunce. Anche nella vita sociale, scegliendo con quante persone avere contatti stretti e con quale frequenza incontrarle.

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