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LUGANOI passeggeri aerei dicono basta

07.10.20 - 10:24
L'associazione Aspasi chiede ai partiti di ritirarsi dall'aeroporto. Ma i partiti continuano a litigare
tipress
I passeggeri aerei dicono basta
L'associazione Aspasi chiede ai partiti di ritirarsi dall'aeroporto. Ma i partiti continuano a litigare

LUGANO - L'aeroporto di Lugano potrà volare solo quando «sarà liberato dalle briglie dei giochi politici e partitici». Ne sono convinti i soci dell'Aspasi. L'associazione passeggeri aerei si è riunita ieri nella sua assemblea annuale, e oggi ha rilasciato una presa di posizione molto critica.

I soci «hanno preso atto della complessa e incerta situazione» dello scalo di Agno. «L'attuale stallo - si legge nel comunicato - penalizza fortemente i passeggeri, i quali da tempo non possono più ricorrere a voli di linea da e per la Svizzera italiana verso gli hub svizzeri di Zurigo e Ginevra».

Ma secondo l'Aspasi le conseguenze della crisi toccherebbero anche l'economia regionale. A perderci sarebbero anche le imprese «numerose» che sono «connesse direttamente e indirettamente all'aviazione civile e militare». 

Dopo le ultime polemiche in Consiglio comunale a Lugano, l'associazione ribadisce «l'assoluta necessità di liberare dalle briglie dei giochi politici e partitici l'aeroporto» lasciandone la gestione ai privati. L'assemblea ha inoltre approvato un ampliamento del proprio statuto, che ingloberà l'associazione AvioTicino «al fine di rafforzare il nostro ruolo a difesa del settore aeronatico ticinese». 

Nel frattempo, però, le diatribe politiche continuano. In mattinata il gruppo Plr in Consiglio comunale ha puntato il dito, in una nota, contro il sindaco Marco Borradori, accusato di «conflitto d'interessi» nella sua posizione di presidente di Lugano Airport. I liberali-radicali accusano anche la maggioranza di «forzature istituzionali» nelle votazioni sulla liquidazione dell'azienda. «Forzature» che si ritorcerebbero - allungando i tempi di attesa - sui dipendenti dell'aeroporto licenziati. 

 

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