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CANTONEGli anziani ticinesi si considerano «in buona salute»

01.10.20 - 12:41
I risultati del rapporto sugli over-65 della Svizzera latina potrebbero incidere sulle future politiche cantonali.
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Fonte ats
Gli anziani ticinesi si considerano «in buona salute»
I risultati del rapporto sugli over-65 della Svizzera latina potrebbero incidere sulle future politiche cantonali.
Commissionato dai cantoni Ticino, Neuchâtel, Giura, Friburgo e Ginevra, presenta lo stato di salute fisica e psichica di persone oltre i 65 anni.

BERNA - La maggior parte degli ultrasessantacinquenni nella Svizzera latina ritiene di avere un buon stato di salute. È quanto emerge da un rapporto, pubblicato oggi, dell'Osservatorio svizzero della salute (Obsan), secondo cui i risultati potrebbero incidere sulle politiche cantonali future in materia di promozione della salute.

Il rapporto, commissionato dai cantoni Ticino, Neuchâtel, Giura, Friburgo e Ginevra, presenta lo stato di salute fisica e psichica di persone oltre i 65 anni, così come i comportamenti che influiscono sullo stile di vita delle persone interrogate.

Snocciolando un po' di cifre dall'Indagine sulla salute in Svizzera del 2017 - condotta dall'Ufficio federale di statistica (UST) - l'Obsan rileva che il 69% dei 1692 anziani intervistati si sente in buona salute e il 54% dice di avere un livello elevato di energia e vitalità. I problemi più frequenti, sono in particolare l'ipertensione arteriosa, artrosi e artrite, nonché il tasso di colesterolo troppo elevato.

Tra gli aspetti positivi emerge come la proporzione di persone che svolge un'attività fisica sufficiente sia aumentata tra il 2002 (45%) e il 2017 (65%). Tuttavia, risulta che un anziano su due è in sovrappeso.

Visite dal medico - Secondo lo studio, l'86% delle persone di 65 anni e oltre si rivolge a un medico di medicina generale almeno una volta all'anno. In media si rilevano 2,8 consultazioni per medico generico per persona e per anno, spiega l'Osservatorio, precisando che nel 2012 tale dato si attestava a 3,5.

Il 15% degli intervistati ha poi indicato che negli ultimi 12 mesi ha fatto ricorso a un servizio d'urgenza. In seguito a ciò, la metà è stata anche ospedalizzata. Oltre uno su cinque ha ricevuto cure o aiuto a domicilio (da parte di parenti o di organizzazioni professionali), mentre il 16% ha beneficiato di un aiuto per le attività domestiche.

Dal rapporto emerge inoltre che il 30% degli intervistati ha assunto almeno tre tipi di farmaci negli ultimi sette giorni, mentre il 19% ha assunto almeno un farmaco psicotropo.

Ultraottantenni più vulnerabili - Le maggiori limitazioni, sottolinea l'Obsan, si manifestano soprattutto oltre gli 80 anni: il 15% di queste persone ha difficoltà a fare un bagno o una doccia, il 16% ha difficoltà a camminare per 200 metri e il 26% riscontra difficoltà a utilizzare i mezzi pubblici.

A preoccupare sono anche le cadute, poiché un ultraottantenne su quattro ha ammesso di essere caduto almeno una volta nel corso degli ultimi dodici mesi.

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