Il rapporto di amicizia con il villaggio di Ghipes iniziò 30 anni fa
MASSAGNO - Venerdì scorso l’Ambasciatore d’Ungheria Istvan Nagy si è recato in visita ufficiale a Massagno in riferimento al rapporto di amicizia e solidarietà nato 30 anni fa tra Massagno e Ghipes.
La relazione tra Massagno e Ghipes (Gyepes) iniziò nel 1990, «quando una delegazione di Massagno si recò in questo villaggio abitato dai cosiddetti Secleri (Szeklers) - sottogruppo ungherese che vive in Transilvania (Romania) - per portare degli aiuti umanitari a favore della popolazione locale. Il tutto ebbe origine da una mozione della consigliera comunale Patrizia Cattaneo Beretta, datata 27 giugno del 1989, che chiedeva al Municipio di aderire al padrinato di questo villaggio», si legge nel comunicato.
Al rientro da una spedizione, la delegazione di Massagno ricevette in dono una porta di grandi proporzioni in legno finemente cesellato dagli artigiani secleri del posto. Quest’opera si trova tuttora all’inizio della stradina pedonale che porta dalla piazza del Municipio alla casa rossa, sede dell’Azienda elettrica di Massagno fino a poco fa.
«L’Ungheria sostiene attivamente le minoranze ungheresi e le testimonianze della cultura e dell’arte magiara. Grazie all’associazione ungherese in Ticino, rappresentata dalla signora Elisabetta Arnold, abbiamo saputo della porta seclera a Massagno e ora desideriamo portare avanti insieme al Comune un progetto per valorizzare il manufatto e la sua storia», ha affermato l'Ambasciatore Istvan Nagy.
L’idea - come precisato dal console onorario d’Ungheria in Ticino Giacomo Ghezzi nell’ambito dell’incontro - sarebbe quella di restaurare l’opera, realizzare un opuscolo informativo e organizzare un evento di commemorazione, Covid permettendo.