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LUGANOFFS e nuovo orario, imparare a prendere il treno non affollato

26.08.20 - 17:20
Viaggio troppo lungo per Milano? «Abbiamo dei limiti strutturali che partono da Como in giù»
Keystone
FFS e nuovo orario, imparare a prendere il treno non affollato
Viaggio troppo lungo per Milano? «Abbiamo dei limiti strutturali che partono da Como in giù»

LOCARNO - Momento di svolta per la mobilità ticinese. Il nuovo orario delle Ffs è stato presentato oggi a Locarno e avverrà in due fasi, la prima valida dal 13 dicembre al 4 aprile. Fra le novità, la tratta Locarno-Lugano beneficerà fin da subito di un accorciamento dei tempi di percorrenza portandoli a circa 30 minuti. A partire dal 5 aprile la linea S10 transiterà unicamente nella galleria di base Ceneri, diminuendo di 15 minuti il tragitto fra Sottoceneri e Bellinzona.

Con l'arrivo del coronavirus la questione del sovraffollamento dei treni negli orari di punta è diventato ancora più d'attualità. Roberta Cattaneo, direttrice Ffs Regione Sud, spiega come le ferrovie hanno lavorato al nuovo orario.

Molti viaggiatori si lamentano dei treni sovraffollati negli orari di punta. Non pensate che sia necessario aumentare i collegamenti? Il nuovo orario riuscirà a risolvere questo problema?
«Non è possibile offrire più collegamenti di quelli previsti col nuovo orario, perché ci sono delle tracce limitate per i treni. Siamo però certi che l’offerta dal 2021 saprà soddisfare la domanda. Se c’è una cosa che ha insegnato il lockdown, e soprattutto questa pandemia, è che si possono benissimo cambiare le proprie abitudini. E si possono quindi spalmare in orari diversi le entrate e le uscite dai posti di lavoro in modo da riempire treni che sono praticamente vuoti e che partono magari 10 minuti dopo. Abbiamo infatti riscontrato delle grandi differenze di occupazione tra convogli che partono a poca distanza di tempo. Con la Supsi di Mendrisio, che aprirà verso febbraio-marzo, abbiamo già stipulato una convenzione dove gli studenti inizieranno e finiranno le giornate a orari diversi, così da sgravare gli orari di punta».


Il nuovo orario ha tenuto in considerazione la problematica dei treni pieni a causa degli studenti che rientrano all’università in Svizzera interna la domenica sera?
«Da aprile dell’anno prossimo abbiamo previsto d'inserire i famosi treni a lunga percorrenza a due piani, nel weekend e durante i periodi di vacanza degli svizzero tedeschi. Così si dovrebbe diminuire l’affollamento per gli studenti, che comunque non sono costretti a prendere sempre lo stesso treno, visto che di collegamenti diretti a nord ve ne sono molti dalle 19.00 in avanti. Noi non possiamo fare miracoli, il nostro è un sistema aperto, le persone possono scegliere il treno che vogliono senza dover riservare il posto a sedere e noi mettiamo a disposizione diversi convogli tutti allo stesso prezzo. Se poi le persone insistono nel prendere un determinato collegamento, quel treno risulterà affollato».


Durante gli orari di punta è difficile mantenere una distanza sufficiente fra passeggeri. Nel nuovo orario è stato tenuto in considerazione questo problema legato al coronavirus?
«Per costruire un orario è necessario molto tempo. Per l’ultimo abbiamo impiegato più di un anno e mezzo ed è stato studiato a tavolino proprio per l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri. Non potevamo quindi prevedere che nel bel mezzo ci saremmo ritrovati confrontati con una pandemia. Detto questo, non sta alle ferrovie decidere cosa fare in merito alle distanze; le misure legate al Covid19 sono prese dagli uffici federali competenti. Tutto quello che viene richiesto da parte della Confederazione noi lo applichiamo. Se ci saranno delle nuove misure le applicheremo, come lo faranno tutte le imprese di trasporto».


I treni da Lugano a Milano oggi ci impiegano 1 ora e 17 minuti. Sappiamo che solo fino a qualche anno fa durava a malapena 1 ora. Come mai non si riesce ad accorciare il tempo di viaggio per Milano?
«Posso dire che abbiamo come obiettivo quello di portare, dal 2022-2023, il tempo di percorrenza fra Zurigo e Milano a 3 ore. Bisogna ricordare che abbiamo dei limiti strutturali che partono da Como e vanno fino a Milano perché c’è un accumulo di tracce e al momento l’infrastruttura non permette di aggiungere altri collegamenti. Stiamo lavorando anche con i nostri colleghi a livello internazionale proprio per trovare delle soluzioni».

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COMMENTI
 

Hardy 3 anni fa su tio
Niente di nuovo sotto il sole. Servizio ferroviario da 3 mondo, ovviamente con lo scopo di costringere la gente a usare l'auto. Se no multe e posteggi chi li paga?

tip75 3 anni fa su tio
non risponde alla domanda...

miba 3 anni fa su tio
Ma dai, era una battuta :)

miba 3 anni fa su tio
Qual'è la differenza tra le FFS ed i treni dell'India/Pakistan? Il prezzo! :):):)

sedelin 3 anni fa su tio
Risposta a miba
non sei mai stato in india
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