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LUGANOCon l'estate torna la chiusura del lungolago

20.06.20 - 15:35
Senza traffico le persone hanno più spazio per passeggiare in sicurezza tra le bancarelle.
Ti-Press (Francesca Agosta)
Con l'estate torna la chiusura del lungolago
Senza traffico le persone hanno più spazio per passeggiare in sicurezza tra le bancarelle.
L'apertura del bar Mojito passa da "no" a "forse". E il lungolago potrebbe chiudersi anche in altri momenti.

LUGANO - L'estate si è fatta attendere e l'emergenza coronavirus ha reso tutto un po' più "strano". Ma abbiamo superato la metà di giugno e gli eventi estivi sono già iniziati. In particolare LongLake Festival in versione "trasformata". E a Lugano "estate" fa rima con "lungolago chiuso".

Venerdì e sabato - Il periodo interessato dalle chiusure estive - fa sapere la polizia della Città - sarà compreso tra venerdì 19 giugno e sabato 29 agosto, tutti i venerdì (20.00-00.30) e sabato sera (19.30-00.30), dalla rotonda LAC a Piazza Castello. A causa della presenza del cantiere su via Adamini, l'asse di deviazione per il traffico in entrata a Lugano da sud sarà via Mazzini.

Addio alle limitazioni "strette" - Ma come vive la Città questa estate "particolare"? Ieri il Consiglio federale ha deciso di revocare quasi tutte le misure post lockdown: manifestazioni fino a 1'000 partecipanti, vita notturna oltre la mezzanotte, distanza sociale di 1 metro e mezzo, gente in piedi al bar. «Per noi non cambierà molto, in piazza aumenteremo un po’ le sedie ma non arriveremo a 1’000 persone - ci spiega Roberto Badaracco, del Dicastero Cultura, sport ed eventi -. Avere dei settori con 300 persone "tracciabili" diventa difficile».

Distanze sociali - Il lungolago, invece, è un'area pubblica e non si applicano le regole delle manifestazioni. «Chiudere la strada al traffico permette di avere più spazio per le persone e di passeggiare con più agio e sicurezza». Inoltre la Città ha «evitato di proporre animazioni e offerte che creino troppo afflusso». L’importante è che «non ci siano più di 30 persone in assembramenti spontanei» aggiunge Badaracco. Ai mercatini attualmente (norme valide a livello federale) ci sono otto metri di distanza tra una postazione e l'altra, solo da un lato della strada.

Sensibilizzazione e responsabilità - La Città ha elaborato un concetto di sicurezza che applica i piani di protezione alla realtà locale specifica. «Sul posto saranno presenti collaboratori della Divisione eventi pronti a intervenire in caso di problematiche, secondo accordi con la polizia». Ci si affida inoltre alla responsabilità personale e alle buone abitudini che ormai dovrebbero far parte della quotidianità: niente strette di mano, evitare baci e abbracci, igienizzare spesso le mani.

Mojito in forse? - Già lo scorso mese era stato detto: il bar Mojito non aprirà anche per non penalizzare gli altri esercizi pubblici nella fase post lockdown. Ma ora al bar si potrà stare anche in piedi e gli altri commerci della città sembrano essere ripartiti alla grande. Quindi, forse, c'è qualche possibilità. «A livello concreto si potrebbe prevedere qualcosa in più - risponde il responsabile del Dicastero eventi -. Ma pensiamo di non cambiare idea, nei confronti degli altri bar privati. Non è comunque possibile dirlo ora, magari decideremo di aprire il Mojito più in là e solo per un mese».

Si passeggia anche giovedì e domenica? - L’estate 2020, insomma, è decisamente "work in progress". «Tutto è in continuo cambiamento, sempre in divenire - conclude Badaracco -. Regole e disposizioni vengono applicate in modo da dare sicurezza e tranquillità alla gente», che sente il bisogno di riappropriarsi degli spazi pubblici. Proprio in quest'ottica, «potrebbe emergere qualche possibilità in più sulla chiusura del lungolago», magari il giovedì sera con i negozi aperti fino a tardi o la domenica. Staremo a vedere.

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