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CANTONEScuole, cenni d'intesa fra Cantone e Comuni

28.04.20 - 17:52
L'incontro fra Cantone e Comuni ha permesso di approfondire le modalità della riapertura delle scuole comunali.
Ti Press
Scuole, cenni d'intesa fra Cantone e Comuni
L'incontro fra Cantone e Comuni ha permesso di approfondire le modalità della riapertura delle scuole comunali.
Niente obbligo di frequenza per gli allievi della scuola dell’infanzia e deroga per i primi due anni di elementari

BELLINZONA - Si è tenuto oggi il secondo incontro del Gruppo di lavoro voluto per approfondire le modalità della riapertura delle scuole comunali, con l'obbiettivo di identificare una soluzione sostenibile e condivisa da tutti.

Il benessere prima di tutto - L’incontro odierno ha permesso di discutere e approfondire la situazione epidemiologica attuale, le motivazioni di natura psicologica legate al rientro degli allievi in classe e le modalità che i Comuni dovranno adottare per rispettare le misure d'igiene e la distanza sociale accresciuta. L’accento è stato messo in particolare sul benessere psico-fisico dei bambini che in questa situazione di crisi è possibile garantire «solo ricostruendo una quotidianità rassicurante, anche se solo parziale, all’interno della comunità scolastica», si legge sul comunicato stampa.

Voci critiche - I Comuni, dal canto loro, hanno riconosciuto l’autonomia e la responsabilità cantonale nella decisione di riaprire le sedi scolastiche. In generale la maggior parte di essi si è detta favorevole alla riapertura delle scuole. Non sono tuttavia mancate le voci critiche, che hanno ribadito le difficoltà pratiche che alcuni di essi incontrano nel farlo.

Frequenza facoltativa - In questo senso il Direttore del DECS Manuele Bertoli ha espresso la propria disponibilità a prendere in esame e a considerare eventuali problemi che si dovessero porre per gli istituti comunali. Di comune accordo verrà introdotta una deroga all’obbligatorietà di frequenza per gli allievi della scuola dell’infanzia. Al contempo i Comuni oggettivamente in difficoltà nell’adottare le direttive cantonali potranno, se del caso, richiedere al proprio ispettorato di riferimento una deroga alla frequenza obbligatoria per gli allievi dei primi due anni di scuola elementare.

Gettare le basi per il futuro - Infine, da entrambe le parti è stata salutata positivamente la possibilità per le scuole comunali di sperimentare una serie di modalità didattiche alternative. Con un approccio che riconosce le differenze, verranno così gettate le basi per definire le modalità con cui affrontare il prossimo anno scolastico tenuto conto della necessità per tutta la popolazione di convivere a lungo con il virus.

Alla video conferenza, coordinata dalla Sezione degli enti locali, hanno partecipato i Consiglieri di Stato Manuele Bertoli e Norman Gobbi, il Medico cantonale Giorgio Merlani, il Capo della Sezione degli enti locali Marzio Della Santa, alcuni funzionari cantonali e i rappresentanti dei Municipi di Lugano, Locarno, Stabio, Faido, Biasca, Melide, Vernate nonché il rappresentante dell’Associazione dei Comuni Ticinese (ACT) e dell’Ente Regionale per lo Sviluppo del Luganese.

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