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CANTONE«Niente più colazione a buffet. Ma solo al tavolo e su turni»

27.04.20 - 17:55
Lorenzo Pianezzi spiega come si muoveranno gli hotel alla riapertura, tra accorgimenti e rassicurazioni
tipress (archivio)
«Niente più colazione a buffet. Ma solo al tavolo e su turni»
Lorenzo Pianezzi spiega come si muoveranno gli hotel alla riapertura, tra accorgimenti e rassicurazioni

LUGANO - I tempi sono quasi maturi. Le strutture alberghiere ticinesi si stanno preparando ad riaprire le porte ai turisti, dopo il blocco imposto dalla Confederazione.

«La nuova finestra di crisi durerà fino al 3 di maggio - sottolinea ai microfoni di Radio Ticino il presidente di hotelleriesuisse, Lorenzo Pianezzi -. Poi ci allineeremo agli altri cantoni, dove gli alberghi non hanno mai chiuso».

Resteranno comunque dei paletti, come da disposizioni, per contrastare il coronavirus: «I servizi di colazione, bar e ristorante saranno aperti unicamente per i clienti degli alberghi stessi - spiega Pienezzi -. Chi soggiorna in albergo potrà usufruirne. Non sarà invece possibile uno scambio di clienti tra gli alberghi. Nemmeno per bere un caffè».

Il presidente di hotelleriesuisse auspica, inoltre, una prossima apertura anche per ristoranti e bar fuori dagli hotel: «Anche perché aprire, ma non poter offrire ai nostri clienti un posto per bere qualcosa in una piazza qualsiasi diventa difficile».

Un inizio un po' zoppicante, quindi: «Ma faremo di tutto per accogliere i clienti anche in questa prima settimana senza ristoranti. Attendiamo mercoledì, quando il Consiglio federale potrebbe dare "luce verde" anche alla ristorazione e i bar. E lo stesso per gli attrattori turistici, dai battelli alle strutture di risalita di montagna, che sono altrettanto importanti».

Pianezzi spiega quindi come sarà accolto il cliente: «Non potremo andargli incontro porgendogli la mano. Vi sarà un divisorio in plexiglass che lo separerà dalla reception. Gli si consegnerà una lettera di benvenuto nella quale si spiega che il soggiorno in Ticino è qualcosa di estremamente sicuro, ma che includerà i regolamenti ai quali dovrà attenersi. Ad esempio non sarà possibile avere un buffet per la prima colazione. Questa verrà servita al tavolo e probabilmente vi si accederà a turni. Se una sala poteva ospitare fino a 100 persone, oggi ne può ospitare 50. E lo stesso varrà per i ristoranti».

Nessun problema invece al check-out: «La camera verrà pulita, igienizzata e sarà vendibile anche per il medesimo giorno. Deve restare chiusa per un tempo di almeno 48 ore solo nel caso si verifichi un caso di Covid-19».

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COMMENTI
 

Brega84 3 anni fa su tio
Perché qualcuno ci va??? Se continua così chiudiamo tutto a breve quindi .... non andiamo lontani

Fran 3 anni fa su tio
Aprire sti ristoranti che state strozzando tutti! Se alle aziende hanno già versato milioni, c'è una fascia importante che non ha visto nemmeno un ghèll!! E le bollette le devono pagare anche i piccoli indipendenti!

seo56 3 anni fa su tio
Ma chi ci va in albergo in quelle condizioni?

Clo 62 3 anni fa su tio
Stiamo rasentando la pazzia, se continuiamo a sfornare pessimismo ho paura che farà molti più morti la crisi economica che arriverà Ps perché posso andare dal parrucchiere e dall’estetista e non posso prendermi un caffè o mangiarmi una pizza!!!

sedelin 3 anni fa su tio
Risposta a Clo 62
é la fiaba delle contraddizioni con finale da storia infinita.

negang 3 anni fa su tio
Un vero dramma per il sottoscritto.
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