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LUGANONegozianti gendarmi? «Gli over 65 hanno già capito»

23.03.20 - 06:06
Niente acquisti per le categorie a rischio, che devono appoggiasi su familiari e volontari per ricevere la spesa a casa.
Keystone - foto d'archivio
Negozianti gendarmi? «Gli over 65 hanno già capito»
Niente acquisti per le categorie a rischio, che devono appoggiasi su familiari e volontari per ricevere la spesa a casa.
Ma già oggi una parte della clientela sembra aver capito. «Sfruttano il servizio di consegna a domicilio già da settimane» spiega Gabbani.

LUGANO - È fatto esplicito divieto alle persone che hanno compiuto 65 anni e ai gruppi definiti “vulnerabili” di recarsi personalmente a effettuare acquisti. È questa una delle norme decise sabato dal Consiglio di Stato ticinese. Un divieto alla libertà personale pensato per salvaguardare chi, se contrae il coronavirus, è particolarmente esposto al rischio di complicazioni gravi che possono metterne in pericolo la vita. I negozianti si trasformeranno a partire da ora in gendarmi per impedire a chi ha i capelli grigi di entrare?

Il problema non dovrebbe nemmeno porsi secondo alcuni commercianti. «La gente si è resa conto del problema e non viene più in negozio a fare la spesa già da un po'», spiega Domenico Gabbani, titolare dell'omonimo negozio di via Passina. Gran parte della clientela, almeno del negozio luganese, sembra aver recepito la pericolosità della situazione. «Noi abbiamo reagito praticamente subito, offrendo la possibilità di ordinare telefonicamente con consegna a domicilio prodotti ma anche piatti gastronomici». 

Sono molti i negozi della grande distribuzione che hanno attivato servizi di acquisti online e di delivery. Ma anche tante piccole realtà si sono impegnate in questo senso. «Non è stato semplice, ma l’informatico è riuscito a metterci nella condizione di offrire anche la possibilità di comprare e pagare direttamente su Internet, per chi è più pratico», aggiunge Gabbani. 

Resta quindi da sperare che anziani e persone a rischio abbiano recepito il divieto del Governo. «Ci prendiamo noi cura di voi» ha detto rivolgendosi direttamente a loro il comandante capo dello Stato maggiore cantonale di condotta Matteo Cocchi, invitandoli ad “andare in letargo” e ad affidarsi a familiari, volontari e negozi che si prodigano per fare arrivare la spesa desiderata direttamente sull'uscio di casa.

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