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CANTONEL'Acsi: «Non esagerate con gli acquisti»

15.03.20 - 09:39
L'Acsi raccomanda prudenza ai consumatori. Ma anche ai supermercati
tipress
La spesa ieri a Mendrisio
La spesa ieri a Mendrisio
L'Acsi: «Non esagerate con gli acquisti»
L'Acsi raccomanda prudenza ai consumatori. Ma anche ai supermercati

LUGANO - I carrelli della spesa si godono il meritato riposo, dopo giorni di sovraccarico. La corsa agli acquisti ieri ha toccato il culmine in Ticino e in Svizzera (ne abbiamo parlato qui) e oggi si prende una pausa domenicale. Intanto, c'è chi ne approfitta per lanciare una riflessione.

«Abbiamo assistito a una settimana anomala dal punto di vista del comportamento dei consumatori» tira le somme Laura Regazzoni, segretaria cantonale dell'Acsi. L'associazione è critica sull'atteggiamento di isteria da acquisto compulsivo, e lancia un appello al buonsenso. «La paura di una scarsità di alimenti rischia di generare una scarsità reale. Gli acquisti da panico si concentrano su certe categorie di prodotti, ed ecco che questi prodotti finiscono per scarseggiare davvero». 

Acqua in bottiglia, cibi in scatola, pasta, sughi, ma anche yogurt e uova sono gli alimenti che vanno più a ruba. Ma non solo. «Abbiamo visto consumatori riempire letteralmente il carrello di rotoli di carta igienica. Ed essere invitati dal personale del supermercato a riporne qualcuno, ad uso degli altri» racconta ad esempio Regazzoni. 

Al di là degli aneddoti alla cassa, a preoccupare l'associazione è soprattutto «il grande potenziale di spreco che questi fenomeni comportano». La raccomandazione dunque «è attenersi alle proprie abitudini normali di consumo, per evitare di trovarsi poi a dover buttare quel che si è comprato». 

L'invito alla prudenza, però, vale anche per i supermercati. «Nella maggior parte dei casi assistiamo a una normalità preoccupante - osserva Regazzoni - in alcune catene non sono state prese precauzioni a tutela dei dipendenti e dei clienti. Abbiamo notato assembramenti alle casse, ma ancor di più nei reparti più sotto pressione, che in tempi normali non desterebbero alcun timore. Ma visto il rischio di contagio, occorrerebbe forse un'attenzione maggiore».

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