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LOCARNO«Mi chiamo Martino e a 183 anni vorrei essere morto per tutti»

22.01.20 - 19:13
Una "grida per ricerca di persona scomparsa" cerca informazioni su un cittadino di Cugnasco nato nel 1837. Il pretore spiega quando sorge la necessità di fare chiarezza sui proprietari di beni o fondi
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«Mi chiamo Martino e a 183 anni vorrei essere morto per tutti»
Una "grida per ricerca di persona scomparsa" cerca informazioni su un cittadino di Cugnasco nato nel 1837. Il pretore spiega quando sorge la necessità di fare chiarezza sui proprietari di beni o fondi

LOCARNO - Martino Bravo da Cugnasco è un coetaneo di Sissi, l'imperatrice d’Austria. Ma se Elisabetta di Baviera morì nel 1898, Martino per il registro fondiario ticinese risulta ancora vivo. O meglio si sa che è nato nel 1837, ma non quando è morto. Da qui la “Grida per ricerca di persona scomparsa” pubblicata in questi giorni dalla Pretura di Locarno Campagna.  Non è una procedura bizzarra, come qualcuno potrebbe credere. 

Deceduti sì, ma quando? - Sono molteplici le ragioni all’origine di queste procedure. «Può capitare - spiega il pretore di Locarno Campagna Luca Losa - che ci siano dei beni, dei fondi o degli immobili che risultano ancora intestati a queste persone di cui non sappiamo quasi nulla. Sono evidentemente morti, ma...». Ma non si sa quando. Nel caso citato, la grida cerca notizie anche sul padre di Martino, Gaspare, di cui sfugge addirittura la data di nascita.  Le uniche, scarne, notizie sono che il figlio «sarebbe emigrato dapprima in America, successivamente in Australia, per poi rientrare in California».

Scomparsa e morte - Le legge non dice dopo quanti anni una persona è necessariamente morta, seppur ci siano evidenti limiti biologici, ma dà la possibilità di fare una “dichiarazione di scomparsa”. In pratica di morte. «Giuridicamente non è la stessa cosa, però ha gli stessi effetti» precisa il pretore. Accadesse oggi, è possibile dopo un lasso di tempo dichiarare scomparsa una persona data dispersa, per esempio, in un’alluvione. Lasciando aperta l’eventualità, pur remota, che possa rifarsi viva. Non è evidentemente il caso di Gaspare e Martino.

Il giudice fissa la morte - Anche una nascita così remota richiede lo stesso iter. La data di morte può avere ripercussioni sui vivi. «A dipendenza di quando pronuncio la scomparsa, potrebbero eventualmente cambiare gli eredi». Il pretore in casi simili ha due possibilità, «o dare per scomparsa la persona il giorno dell’ultima notizia su di lui oppure, se tale informazione manca, fisserò io una data di scomparsa». In quest’ultimo caso, la giurisprudenza si affida al criterio del giudice. E di norma si stima una vita lunga 80 anni.

Le ragioni dello scavo - L’esistenza di beni, denaro o immobili, obbliga a scavare nelle vite degli originari proprietari. Le ragioni sono molteplici, osserva il pretore Losa: «Può capitare che dopo anni un terreno in passato privo d’interesse finisca in una zona edificabile o diventi parte di un progetto per la costruzione di una strada. Inoltre tante volte è successo con il riordino del raggruppamento terreni di trovare fondi con informazioni incomplete sui proprietari».

La “Cercaeredi Sa” - Con la dichiarazione di scomparsa la pratica non è però conclusa. C’è un passaggio, successivo e finale, la pubblicazione di un’altra grida per la ricerca degli eredi. «Ogni tanto succede che qualcuno si annunci come possibile erede, soprattutto negli ultimi anni da quando c’è internet. Esistono poi società che vanno alla ricerca di queste persone se ne intravedono un ritorno economico» conclude il pretore di Locarno Campagna.

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COMMENTI
 

luganikos 4 anni fa su tio
L'imperatrice si chiamava "Sisi"! Solo nel film veniva chiamata "Sissi"

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a luganikos
Alla TSI l'hanno messo in onda 276 volte in 3 anni. Parte del tuo mondo ?

miba 4 anni fa su tio
Mai perdere la speranza...prima o poi si farà vivo... :):):)

Nicklugano 4 anni fa su tio
Risposta a miba
Per intanto sta certamente ridendo a crepapelle
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