Il tasso in Ticino a fine ottobre è del 2,6%. In aumento dello 0.1% su base mensile, mentre su base annua si registra un calo dello 0.2%
BELLINZONA / BERNA - Torna a salire, seppur leggermente, la disoccupazione in Svizzera: in ottobre il tasso dei senza lavoro si è attestato al 2,2%, contro il 2,1% di settembre, valore più basso dal 2001. Nel confronto su un anno vi è stata invece una contrazione di 0,1 punti. I disoccupati hanno inoltre di nuovo superato la soglia psicologica di 100'000 persone, per la prima volta dal maggio scorso.
Stando ai dati diffusi oggi dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO) alla fine di ottobre 101’684 persone erano iscritte presso gli uffici regionali di collocamento (URC), 2'586 in più di 31 giorni prima. Nel confronto su dodici mesi è stato osservato un calo di 5'631 unità.
In Ticino i senza lavoro erano 4'436: 163 più di settembre e 277 in meno di ottobre 2018. A titolo di confronto, la media annua del 2018 è stata di 4'953, quella del 2017 di 5'667. A sud delle Alpi il tasso è ora al 2,6% (+0,1 mensile, -0,2 annuo), mentre nei Grigioni la disoccupazione è all'1,3% (+0,5% mese, -0,1% anno). Nel cantone trilingue i senza lavoro erano a ottobre 1'422 (+570 su settembre e -89 su base annua).
Secondo Boris Zürcher, capo della Direzione del lavoro presso la SECO, «l'aumento di ottobre è puramente stagionale». La leggera progressione non è quindi da addebitare all'andamento congiunturale. Numerosi indicatori lasciano presagire un rallentamento dell'economia globale, «ma in Svizzera questa tendenza non ha ancora interessato l'occupazione».
La componente stagionale è riscontrabile a livello settoriale e regionale. Il numero di senza lavoro, ad esempio, è aumentato nel settore alberghiero e di conseguenza nei cantoni turistici come i Grigioni e il Vallese. Stesso trend al rialzo nell'edilizia. In questi rami economici sono fortemente rappresentati i lavoratori stranieri, il cui tasso di disoccupazione è salito su base mensile dal 3,6% al 3,8%, mentre tra gli svizzeri è rimasta ferma all'1,6%.
I dati diffusi oggi indicano inoltre che tra i giovani (15-24 anni) il tasso è sceso al 2,3% (dal 2,5% di settembre); nella fascia 25-49 anni è salito al 2,3% (dal 2,2%) e tra gli over 50 è aumento al 2,1% (dal 2,0%). Va peraltro considerato che i disoccupati sono solo una parte delle persone in cerca di lavoro: quelle iscritte negli uffici di collocamento erano 176’495, 5’072 in più di settembre.
La SECO ha pubblicato anche i dati relativi al lavoro ridotto, che si riferiscono però allo scorso agosto: la disoccupazione parziale in quel mese ha interessato 964 persone (+29,6% rispetto a luglio) e 72 aziende (+24,1%). Secondo i dati provvisori forniti dalle casse di disoccupazione, sempre in agosto, 2’662 persone hanno esaurito il diritto alle prestazioni dell'assicurazione contro la disoccupazione.