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LUGANOSette infortuni all'anno sui bus TPL

05.11.19 - 18:53
Contro il fenomeno l'azienda propone campagne informative indirizzate agli utenti, mentre il personale è tenuto a seguire dei corsi formativi
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Sette infortuni all'anno sui bus TPL
Contro il fenomeno l'azienda propone campagne informative indirizzate agli utenti, mentre il personale è tenuto a seguire dei corsi formativi

LUGANO - Una frenata. E un anziano cade a terra, sbattendo la testa. L’episodio si è di recente verificato a Lugano, a bordo di un autobus della linea 3 che dal capolinea di Breganzona era diretto verso il centro. L’uomo non avrebbe riportato ferite, ma il conducente ha preso nota dei suoi dati e ha informato la centrale operativa. «Si tratta di una procedura chiara e definita», dall’assistenza al passeggero all’eventuale richiesta di soccorsi, ci fanno sapere dalla Trasporti pubblici luganesi (TPL).

In questo caso specifico nessuno ha riportato ferite gravi. Ma i conducenti sono preparati al peggio. Anche al ferimento di più persone, come è successo a metà ottobre su un bus basilese: il conducente aveva dovuto frenare all’improvviso a causa di una bicicletta che circolava all’interno di una rotonda. «L’azienda - ci spiega Roberto Borioli della TPL - pone l’accento sulla sicurezza e sul comfort di viaggio del passeggero, l’autista adegua di conseguenza la propria guida».

Tra 15 e 20 chilometri orari - Dai rilevamenti, la velocità media dei veicoli TPL durante il servizio si situa tra i 15 e i 20 chilometri orari. Ma nella circolazione stradale - ricorda Borioli - sono presenti più elementi, non soltanto l’autista del mezzo pubblico: «Pertanto si possono verificare situazioni che impongono frenate più accentuate o talvolta frenate d’emergenza alfine di evitare incidenti o situazioni pericolose in relazione ad altri utilizzatori della strada». Gli ultimi dati disponibili riferiscono che il numero medio di infortuni la cui responsabilità è stata attribuita alla TPL è stata di 7,3 all’anno (i casi vengono trasmessi alle assicurazioni che determinano i gradi di responsabilità, per quelli più gravi è previsto l’intervento della polizia e l’avvio di un’inchiesta).

Corsi e campagne informative - Da una parte l’azienda di trasporto propone delle campagne informative indirizzate agli utenti, dall’altra il personale è tenuto a seguire dei corsi obbligatori dell’Unione trasporti pubblici e turistici Ticino. Sono formazioni in cui vengono affrontati aspetti tecnici, ma anche temi relativi alla salute, alla comunicazione, ai primi soccorsi e a casi di intervento, alla relazione con l’utenza in generale o con utenza con disabilità. «Nuovi argomenti vengono proposti ciclicamente dopo essere stati omologati a livello federale» ci dice ancora Borioli, sottolineando che queste formazioni a cadenza annuale rientrano nei corsi obbligatori per il mantenimento della patente rispettivamente il rinnovo della carta di qualificazione del conducente.

Preparati all'aggressività - Il personale non è formato soltanto per eventuali infortuni, ma anche per poter affrontare correttamente possibili passeggeri aggressivi. «Sono trattati gli aspetti delle criticità comunicative o di aggressività verbali». Sono ambiti in cui l’autista «cerca di mantenere o adeguare il suo comportamento al fine di evitare un’escalation della situazione». Nei casi più gravi, il personale dispone di mezzi di sicurezza ausiliari per allertare la centrale operativa e per richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.

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COMMENTI
 

GI 4 anni fa su tio
non avrebbe danneggiato nessuno l'indicazione del numero di passeggeri trasportati....

vulpus 4 anni fa su tio
Commenti ingenerosi verso una categoria, che spesso viene criticata ingiustamente. La viabilità a Lugano è determinata dalla disponibilità di strade e corsie . Sicuramente ci sono anche i momenti di maggior affluenza , che comporta disagi .Purtroppo poi si aspetta all'ultimo minuto a prendere il mezzo pubblico quando si hanno appuntamenti senza mai tener conto di possibili ritardi. Il bus non è il treno o il tram: deve condividere lo spazio con altri utenti. E spesso con queste nuove tecnologie ci si fanno delle aspettative sui secondi e i minuti. Vogliamo gli orari precisi, vogliamo che siano rispettati, e succede che qualche scossone arrivi

navy 4 anni fa su tio
I vari commenti riassumono la situazione. Considerazioni che condivido ma ricordiamoci pur sempre che, rispetto alle migliaia di persone trasportate, gli incidenti (sempre troppi si intende) sono una percentuale molto bassa rispetto al numero di passeggeri.
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