Un gruppo di giovani di Bodio si è esibito sui socail con una clip rap dai toni un po'... estremi. L'intervento del sindaco
BODIO - Cani al guinzaglio, giubbotti antiproiettile, volti coperti e un fucile mitragliatore «da softair». Un video rap pubblicato settimana scorsa da un gruppo di giovani di Bodio e Biasca ha suscitato il plauso dei social, ma anche qualche (giustificata) preoccupazione nel mondo reale.
La clip inneggia allo spaccio di droghe e alla violenza – «braccia conserte/ferro in mano», «ti sparo nel petto/ mentre fumo» – e mostra una quindicina di giovani, tra cui alcuni minorenni, che si atteggiano a gang di strada. Uno di loro indossa un passamontagna e sfodera un fucile a ripetizione.
Le immagini sono arrivate al sindaco di Bodio che si è interessato personalmente del caso. «Ho riconosciuto diversi ragazzi del posto» spiega Stefano Imelli, e rassicura: «Si tratta di bravi giovani attivi nella comunità, nella parrocchia e in diverse associazioni. Mi hanno garantito che si tratta di un fucile sportivo da softair, non di un vero mitragliatore».
Certo i contenuti del video restano «discutibili» conferma il sindaco. E difatti sono stati immediatamente rimossi dal web, per iniziativa degli stessi autori. «Hanno capito di avere dato una brutta immagine». Sui social però, il giorno stesso i "bravi ragazzi" si sono giustificati diversamente con i fan: «Vogliono ostacolarci ma non ci possono fermare».