Secondo il barometro di Manpower i datori di lavoro ticinesi prevedono un -12% nel terzo semestre. Il direttore: «Trend in costante crescita»
BELLINZONA - Le prospettive d'impiego del terzo trimestre rallentano in Svizzera e crollano addirittura in Ticino: lo segnala il barometro di Manpower, pubblicato oggi, che mette in luce forti differenze regionali. A livello dei settori economici l'evoluzione si annuncia positiva per il ramo alberghiero e la ristorazione.
A livello elvetico il 5% delle 750 imprese interrogate nell'ambito di un sondaggio intende assumere personale nel periodo luglio-settembre, il 3% punta a ridurre l'organico e il 92% non prevede cambiamenti.
A livello nazionale le previsioni di assunzione mostrano dunque un miglioramento del 2% (valore che corrisponde allo scarto tra le aziende che intendono assumere - 5% - e quelle che intendono tagliare - 3% -), dato che rimane tale anche dopo le rettifiche per tenere conto delle variazioni stagionali. Il dato corretto è inferiore di due punti percentuali rispetto al trimestre precedente (4%) e di tre punti percentuali su base annua.
Il direttore di Manpower Svizzera Leif Agnéus, citato nello studio, ricorda che il risultato si iscrive in un «trend di crescita costante». Il previsto calo del ritmo delle assunzioni nel corso dell'estate illustra probabilmente le incertezze nelle relazioni politiche ed economiche con l'Unione europea.
Il rallentamento interesserà la maggior parte delle regioni, con i datori di lavoro ticinesi che presentano le prospettive più pessimistiche per il terzo trimestre (-12%). Su base annua il calo è di 10 punti.
A Zurigo (-2%) il mercato del lavoro sembra aver rotto con il suo dinamismo storico e la previsione è negativa per il secondo trimestre consecutivo. Rispetto all'anno precedente, le previsioni indicano un calo significativo di 9 punti.
I datori di lavoro di quattro delle sette regioni considerate da Manpower prevedono di aumentare la loro forza lavoro nei prossimi tre mesi. Le aziende della Svizzera orientale (che comprende i cantoni Grigioni, Glarona, San Gallo, i due Appenzello, Turgovia e Sciaffusa) sono decisamente più ottimiste (+8%). Questa regione è l'unica che negli ultimi due anni ha registrato intenzioni di assunzione in crescita. Anche le imprese dell'"Espace Mittelland" (Berna, Friburgo, Soletta, Neuchâtel e Giura), con un +3%, e della regione lemanica (Ginevra, Vaud e Vallese), pure con un +3%, sono fiduciose.
A livello internazionale, la previsione rimane stabile in Francia (+5%) rispetto al trimestre precedente e allo stesso periodo del 2018. In Germania (+5%), le intenzioni di assunzione sono positive in tutti i nove settori considerati, tuttavia, la maggior parte di essi mostra una diminuzione nel confronto trimestrale e annuale. Il mercato del lavoro italiano (+1%) dovrebbe essere poco dinamico.
In Svizzera il rallentamento riguarda la maggior parte dei settori, con l'eccezione del ramo alberghiero, che lascia supporre una stagione turistica estiva di successo. Per ristoratori e albergatori la previsione del mercato del lavoro è di un +14% dopo un -6% per lo stesso periodo dell'anno precedente: si tratta del miglior dato dall'abolizione del tasso minimo di cambio tra euro e franco nel 2015, scrive Manpower.
L'industria delle costruzioni e quelle dell'approvvigionamento energetico e idrico sono più pessimiste (entrambe con un -4%). Rispetto all'anno precedente, l'edilizia ha addirittura registrato un calo di 15 punti percentuali. Altre diminuzioni significative su base annua si registrano nei trasporti e nelle comunicazioni (-11 punti), nell'industria manifatturiera (-11 punti) e nel commercio (-10 punti).