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CANTONEVacanze estive più corte, gli universitari ticinesi non ci stanno

14.03.19 - 20:49
Il sondaggio effettuato dall'Associazione mantello LIDO parla chiaro: la proposta del presidente della Società degli Studenti Svizzeri Dominic E. Tschümperlin è da bocciare
Keystone (archivio)
L'Università di Friburgo (Pérolles)
L'Università di Friburgo (Pérolles)
Vacanze estive più corte, gli universitari ticinesi non ci stanno
Il sondaggio effettuato dall'Associazione mantello LIDO parla chiaro: la proposta del presidente della Società degli Studenti Svizzeri Dominic E. Tschümperlin è da bocciare

LUGANO - La scorsa estate, il presidente della Società degli Studenti Svizzeri Dominic E. Tschümperlin aveva lanciato una proposta: accorciare le vacanze estive, ritenute troppo lunghe, di almeno due settimane. L’Associazione mantello LIDO (Laureandi Illustri d’Oltralpe), che raggruppa tutte le associazioni studentesche ticinesi sparse sul territorio svizzero aveva quindi deciso di proporre un sondaggio sul tema.

Un sondaggio effettuato tramite Facebook e Instagram, sma che nonostante non rappresentino strumenti statistici assoluti, forniscono dei risultati degni di attenzione. Innanzitutto, solo l’11% dei 482 votanti si è espresso a favore dell’accorciamento delle vacanze, contro l’89% di contrari. L'Associazione ha inoltre voluto investigare le ragioni che hanno spinto i partecipanti a pronunciarsi favorevoli o contrari alla tematica, stilando una lista di nove proposizioni e invitando gli studenti a votare per quelle che più facevano al caso loro.

Guadagnare qualche soldo - È emerso chiaramente che le principali motivazioni contro l’accorciamento delle vacanze estive dell’università riguardavano motivi lavorativi (stage previsto o meno dalla formazione intrapresa, volontariato, lavoro remunerato, esperienza lavorativa utile in futuro). Molti studenti sfruttano l’estate per guadagnare qualche soldo, da spendere poi durante l’anno accademico, per pesare meno sulle spalle dei genitori.

Per altri la semplice ma onesta ragione è quella di far vacanza e “tirare il fiato”, nonché la possibilità di effettuare corsi estivi di qualsiasi genere (lingue o altro). Un’altra fetta di partecipanti si è espressa contraria alla riduzione delle vacanze poiché, per gli studenti dei Politecnici federali, la pausa intersemestrale sarebbe ancora più corta (a seconda della facoltà, infatti, gli esami terminano a fine agosto e l’università riprende a metà settembre). C’è inoltre chi è contrario perché d’estate deve scrivere lavori o preparare esami, visto che in molte università le sessioni di recupero sono a fine agosto.

Distribuire meglio il lavoro - Fra i favorevoli, un’esigua parte dei votanti, c’è chi vorrebbe che il carico lavorativo venisse meglio distribuito all’interno dei semestri, prolungando ad esempio il semestre primaverile. Ci sono invece tre partecipanti che desidererebbero avere più tempo per la preparazione degli esami e che sarebbero pronti a sacrificare qualche settimana di vacanza per trasformarla in settimana di studio. Fanalino di coda, con un solo voto, la motivazione "Mi annoio d’estate", ragione citata in primis dal Presidente della Società degli Studenti Svizzeri. 

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COMMENTI
 

Galium 5 anni fa su tio
Trovo penosi i commenti paternalisti di chi non ha idee valide per risolvere i problemi di questi studenti. Proposte come quella della riduzione delle vacanze sono solo demagogia pura.

jena 5 anni fa su tio
... vedrete che bello quando sarete costretti a lavorare...
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