L’Associazione Comuni Ticinesi si schiera contro l’iniziativa federale in votazione il prossimo 10 febbraio
LUGANO - L’iniziativa contro la dispersione degli insediamenti è «un'inutile e statalistica ingerenza nel margine d'intervento dei Comuni in materia di pianificazione territoriale». A sostenerlo è l’Associazione Comuni Ticinesi (ACT), che in una presa di posizione si è schierata nettamente contro l’oggetto in votazione il prossimo 10 febbraio, invitando i ticinesi a respingerlo.
Un’ingerenza che «oltre ad essere nociva per i Comuni, lo è anche per la popolazione e l'economia». Secondo l’ACT, il progetto «non riflette in alcun modo la comprovata ripartizione delle competenze tra Confederazione, Cantoni e Comuni».
«Un blocco completo delle zone edificabili renderebbe impossibile uno sviluppo adeguato dei Comuni». In altre parole, l'approvazione dell'iniziativa provocherebbe in tutta la Svizzera «un'enorme incertezza giuridica nel campo della pianificazione del territorio, da un giorno all'altro». Una situazione da «evitare a tutti i costi», conclude l’ACT.