Il Consiglio federale ha risposto all'interpellanza del consigliere nazionale leghista, fornendo anche una stima dei costi per la Confederazione: tra 2,8 e 4,6 milioni di franchi
BERNA - Il Consiglio federale non intende intervenire presso la Segreteria di Stato dell'economia (SECO) per annullare il versamento delle indennità di disoccupazione agli ex dipendenti del casinò di Campione d'Italia residenti in Svizzera come chiesto da Lorenzo Quadri (Lega/TI). Hanno tutto il diritto di ottenerle, spiega l'esecutivo.
Secondo Quadri, il versamento delle indennità di disoccupazione è «ingiustificata». Ricordando che i lavoratori del casinò non hanno mai pagato i contributi all'assicurazione contro la disoccupazione svizzera, l'esponente della Lega ritiene la decisione della SECO «lesiva degli interessi dei lavoratori e dei datori di lavoro che hanno sempre versato i contributi».
Nella risposta all'interpellanza di Quadri pubblicata oggi, il governo ricorda che, secondo gli accordi internazionali conclusi con l'UE, è il Paese di residenza del lavoratore frontaliero disoccupato e non quello in cui ha svolto l'ultima attività professionale a essere competente per il versamento delle indennità di disoccupazione. È dunque l'assicurazione svizzera a dover farsi carico delle indennità per i dipendenti del casinò domiciliati in Svizzera.
Da notare che l'assicurazione contro la disoccupazione versa le indennità soltanto se le persone interessate soddisfano le condizioni legali, in particolare se sono autorizzate a lavorare in Svizzera. Il governo precisa ancora che dei 195 ex dipendenti del Casinò che dal 30 luglio si sono annunciati presso una cassa di disoccupazione svizzera, 37 sono titolari di un permesso B (permesso di dimora). In ogni caso, afferma ancora l'esecutivo, se la cassa di disoccupazione competente ha dubbi fondati in merito al domicilio della persona assicurata vengono gli accertamenti necessari.
Nella sua risposta il Consiglio federale fornisce anche una stima dei costi per l'indennità di disoccupazione degli ex dipendenti del casinò di Campione domiciliati in Svizzera. Questi saranno compresi tra 2,8 e 4,6 milioni di franchi. Conformemente agli accordi presi con l'UE, la Svizzera chiederà all'Italia il rimborso dell'importo totale delle prestazioni versate nei primi 3-5 mesi.
«La vicenda non si chiude qua» - Sul proprio profilo Facebook, Lorenzo Quadri ha commentato la risposta al suo atto parlamentare da parte del Consiglio federale, il quale «conferma che gli svizzerotti "devono" pagare la disoccupazione agli (ex) dipendenti del Casinò di Campione, malgrado questi ultimi non abbiano mai versato i contributi».
Per Quadri, si tratta di «regali fatti a chi non ha mai pagato», contrapposti ai «risparmi sulla pelle di chi ha sempre pagato», riferendosi al decurtamente delle rendite stabilito nel 2012. «Un'assurdità è il risultato di accordi internazionali del piffero, che la casta sottoscrive e difende».
Infine, il consigliere nazionale assicura che la vicenda non si chiude qui. Nella prossima sessione delle camere federali (inizio 26 novembre) arriverà un altro atto parlamentare sul tema.