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CANTONE/SVIZZERAOltre 4'500 ticinesi iscritti all'URC

08.10.18 - 08:43
Il tasso di disoccupazione in Svizzera è rimasto stabile al 2.4%. In Ticino si è attestato al 2.7%: in leggera salita (+0.1%) rispetto ad agosto ma molto più basso rispetto ad un anno fa (-0.4%)
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Oltre 4'500 ticinesi iscritti all'URC
Il tasso di disoccupazione in Svizzera è rimasto stabile al 2.4%. In Ticino si è attestato al 2.7%: in leggera salita (+0.1%) rispetto ad agosto ma molto più basso rispetto ad un anno fa (-0.4%)

BELLINZONA / BERNA - È rimasto stabile al 2,4% il tasso di disoccupazione in Svizzera nel mese di settembre. In Ticino si è attestato al 2,7% (+0,1 punti percentuali rispetto ad agosto e -0,4 punti rispetto al settembre 2017) e nei Grigioni allo 0,9% (rispettivamente +0,1 punti e -0,2 punti) .

Rispetto a un anno fa, indica una nota odierna della Segreteria di Stato dell'economia (SECO), il numero di disoccupati è diminuito di 26'583 unità (-20%), mentre rispetto ad agosto di quest'anno è sceso di 1307 unità (-1,2%).

Il tasso di disoccupazione degli uomini era a fine settembre di quest'anno del 2,3% (-0,1 punti percentuali rispetto ad agosto e -0,6 punti rispetto a un anno fa), quello delle donne del 2,4%, invariato rispetto al mese precedente, ma in flessione di 0,6 punti su base annua. Stabile al 4,1% rispetto ad agosto anche il tasso di disoccupazione degli stranieri ma in calo di 1,0 punti rispetto al settembre 2017.

Alla fine del mese scorso, 106'586 disoccupati erano iscritti presso gli uffici regionali di collocamento (URC), ossia 1'307 in meno rispetto al mese precedente e in diminuzione di 26'583 su base annua, indica la SECO. In Ticino i disoccupati registrati a fine settembre erano 4'527 (rispettivamente +97 e -675) e nei Grigioni 957 (rispettivamente +29 e -209).

Il numero totale di uomini registrati agli URC a settembre di quest'anno si attestava a 56'670 (-750 rispetto ad agosto): la fascia di età che registrava i maggiori iscritti era quella tra i 30 e i 34 anni (6'951). Il numero complessivo di donne registrate agli URC alla fine del mese scorso era di 49'916 (-557 rispetto ad agosto). Anche in questo caso il maggior numero di iscritte avevano tra i 30 e i 34 anni (7'223).

Secondo dati provvisori forniti dalle casse di disoccupazione, nel corso del mese di luglio 2018, 3'076 persone hanno esaurito il loro diritto alle prestazioni.

In settembre, il numero di giovani disoccupati (di età compresa tra 15 e 24 anni) è calato di 774 unità (-5,3%) arrivando al totale di 13'724, ciò che corrisponde a 3985 persone in meno (-22,5%) rispetto al settembre 2017.

Su base mensile, per i disoccupati di 50 anni e più si è registrata una flessione di 291 persone (-1%) a 29'554 unità. In confronto a settembre 2017 ciò corrisponde a una diminuzione di 5629 persone (-16%).

Complessivamente a fine settembre, le persone in cerca d'impiego registrate erano 178'499, 1476 in meno rispetto ad agosto e 15'125 (-7,8%) in meno rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. In Ticino, le persone in cerca di impiego il mese scorso erano 8384 (174 in più rispetto ad agosto e 291 in meno rispetto al settembre 2017) e nei Grigioni 1906 (rispettivamente 4 in più e 684 in meno).

Dall'inizio di luglio è stato introdotto l'obbligo di annunciare i posti vacanti per i generi di professioni con un tasso di disoccupazione pari almeno all'8%. Il numero dei posti annunciati agli URC è diminuito in settembre di 122 raggiungendo le 36'288 unità (23'832 nel settembre 2017). Di questi, 21'679 sottostavano all'obbligo di annuncio.

In che modo e se l'obbligo di registrazione abbia portato a maggiori conciliazioni o vantaggi per le persone in cerca di lavoro al momento non è ancora chiaro, ha detto oggi durante una conferenza telefonica Boris Zürcher direttore della divisione lavoro presso la SECO. «Tre mesi dopo l'introduzione della misura, la base di dati è ancora troppo esigua», ha sottolineato.

Ha puntualizzato tuttavia che l'obbligo di annunciare posti vacanti è un importante contributo per la trasparenza. «Il mercato del lavoro (...) nascosto diventa in tal modo più visibili», ha detto Zürcher. Ed è particolarmente rallegrante il fatto che attualmente non si registri alcun aumento dell'immigrazione. Verosimilmente le imprese assumono personale del posto.

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COMMENTI
 

samarcanda 5 anni fa su tio
I nostri politici non ci danno lavoro, preferiscono chi non li ha votati. Sono schiavi del padronato che si sta riempiendo le tasche schiavizzando stranieri e residenti. Sono perciò colpevoli di ALTO TRADIMENTO. Non andiamo più a votare!

limortaccituoi 5 anni fa su tio
La disoccupazione al 2.4% è strutturale, ovvero meglio non si può fare. Questo non vuol dire che non ci sono problemi in ticino, anzi. Il primo problema è che i salari sono vergognosamente bassi rispetto al resto della svizzera a causa del dumping. Il secondo sono le aziende fuffa che vengono in ticino per sfruttare qualche anno le condizioni fiscali vantaggiose, per poi scappare dove trovano condizioni migliori. Dobbiamo darci un taglio con la politica dei "muri" dei "taglian" e "prima i nostri". Smetterla di guardare il dito e rivolgere lo sguardo alla luna. Basta con la politica delle tasse basse per attrarre nuove imprese e super ricchi. Basta con il dumping. Più controlli alle imprese, meno criminalizzazione dei frontalieri, che l'unica colpa che hanno è quella di lavorare duramente per portare a casa quattro soldi.

Bandito976 5 anni fa su tio
Cari cittadini, care cittadine, cosí cominciano di solito i consiglieri federali; purtroppo se non si sono resi conto il Ticino é come uno stagno, l'acqua si é scaldata gradualmente e le rane sono morte bollite. Solo chi arriva da fuori si accorge che l'acqua bolle. Il nesso é che non si vuole vedere l'evidenza e di fronte a ció la politica non fa niente. Va tutto sempre bene e siamo un paese ricco.

Monello 5 anni fa su tio
...dobbiamo tornare a contingentare come si faceva una volta !!...niente contro i frontalieri che per la maggior parte sono ottimi lavoratori ..affidabili ed instancabili ...ma purtroppo non vivono qua .. ed occupano posti di lavoro che potrebbero andare ai nostri ...non è la colpa loro ( lo farei sicuramente anche io ) la colpa è della politica scriteriata ....che non capisce o vuole non capire che la situazione comincia a farsi drammatica !

siska 5 anni fa su tio
..anzi molto meglio far crescere le aziende sul nostro territorio con i frontalieri. Io non sono contro ai frontalieri anche perché già 50 e 60 anni erano in molti che lavoravano nel nostro cantone. Sono contro a quella politica che é nata ca. 20 anni fa e ancora oggi siamo qua alla medesima stregua di prima, con sempre più persone in disoccupazione e che il più delle scivola nell'assistenza pubblica e mi chiedo cosa sarà la realtà ticinese fra 12 anni, visto che c'é un'articolo che spiega quanto potrebbe accadere. Ribadisco sempre che il serpente (non il gatto) prima o poi si morde la coda come finiranno tutti i soldini perché sono stati mangiati dal serpente.

siska 5 anni fa su tio
...oggi vedo soprattutto lavoratori frontalieri ovunque e gli altri a casa.....dai su queste poppaggini di statistiche non la dicono giusta. Da noi c'é più gente a casa che quella che ha avuto fortuna di non perdere il propio impiego. Una cosa certa é, questa politica é inesistente, defilata e snobba qualsiasi presa di posizione per i propi cittadini e cittadine di questo cantone "malato".

madras 5 anni fa su tio
Continuiamo a importare ditte dalla vicina penisola e uniamo le ditte che hanno impararato da loro a impotare manodopera a basso costo. e il dado è tratto fra un po non ci sarà più un Ticineso o un residente che batterà un chiodo in Ticino GRAZIE POLITICi.

Libero pensatore 5 anni fa su tio
Il tasso di disoccupazione ufficiale è basso, poi ci sono tutte le persone in assistenza e altri che sono vie di mezzo tra invalidi e disoccupati. Al di là però di queste cose, di per se già gravi, penso che debba preoccupare la qualità di molti posti di lavoro, che offrono condizioni pessime.

francox 5 anni fa su tio
Gli iscritti all'URC sono solo una parte di disoccupati. Fino a che non pubblicheranno un dato reale mi sento preso per i fondelli da Bellinzona/Berna. Puzza tanto il fatto che non l'hanno mai fatto.

miba 5 anni fa su tio
Prendere il numero delle persone iscritte agli URC, aggiungere il numero di persone a beneficio dell'assistenza e rapportarlo alla popolazione ATTIVA (tralasciando quindi i pensionati). La disoccupazione REALE ed EFFETTIVA in Ticino è oltre il 12-13%!!!

tip75 5 anni fa su tio
se invece di dare il lavoro a chi entra ed esce lo terremmo per chi risiede, oltre ad incassare un po' più di imposte e creare introiti, la disoccupazione sarebbe veramente scarsissima

streciadalbüter 5 anni fa su tio
E continuiamo a importare lavoratori italiani in Ticino.Complimenti.

Tarok 5 anni fa su tio
Risposta a streciadalbüter
hai già provato ad assumerne uno dall’URC?

F/A-18 5 anni fa su tio
Risposta a Tarok
Bravo, c'è anche questo problema, la mia esperienza circa i disoccupati è che 1 su 10 è bravo, gli altri nove, vuoi perché sono giovani ed inesperti oppure giovani e gli va bene così oppure gente problematica o comunque difficilmente propensa a ricominciare con entusiasmo magari anche con paghe più basse di prima. Bisogna poi dire che il bacino di lavoratori frontalieri ben formati e con la prospettiva di portare a casa una paga di 4/6'000.- franchi al mese li sprona moltissimo, la stessa paga per un ticinese, magari con famiglia, è uno strazio, non avanzi niente.
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