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CANTONEAl lavoro durante la canicola: cresce il rischio d'incidenti

26.07.18 - 17:12
L'Ispettorato del lavoro ricorda provvedimenti e norme a protezione dei lavoratori
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Al lavoro durante la canicola: cresce il rischio d'incidenti
L'Ispettorato del lavoro ricorda provvedimenti e norme a protezione dei lavoratori

BELLINZONA - Periodi di caldo elevato, come quello che ci attende nel corso dei prossimi sette giorni, sono pressoché inevitabili durante la stagione estiva e comportano accresciuti rischi per la salute dei lavoratori impegnati a svolgere, in particolare, attività all’aperto. A lungo termine l’esposizione al caldo può infatti, anche svolgendo un’attività lavorativa relativamente leggera, provocare un sovraccarico del sistema cardiovascolare (aumento rapido e forte del battito cardiaco), con affaticamento precoce.

A ricordarlo è l’Ufficio dell’ispettorato del lavoro (UIL), che in una nota odierna sottolinea come le attività lavorative svolte in ambienti caldi, in particolare all’esterno, riducono il rendimento fisico e psichico, aumentando di conseguenza il rischio di incidenti.

I sintomi di un surriscaldamento cronico sono la sensazione di affaticamento, il dolore alla testa, l’inappetenza, l’insonnia e disturbi del sistema circolatorio. Un’esposizione prolungata alle alte temperature può inoltre provocare un collasso.

I. Provvedimenti tecnici

Raffreddamento dell’aria
Una ventilazione naturale o meccanica (ventilatori, cortine d’aria) raffredda l’aria grazie a un rinnovo di aria più frequente o a una sua maggiore velocità di circolazione. Negli spazi limitati (ad es. cabina di guida o di una gru), l’aria entrante dovrebbe essere raffreddata (v. anche art. 16 e 17 OLL 3).

II. Provvedimenti organizzativi

Fare in modo di non lavorare durante le ore più calde (per esempio, di comune accordo con i lavoratori, inizio della giornata alle ore 05:00)

Riduzione della mole di lavoro
Ridurre il lavoro muscolare (muscolatura delle braccia, delle gambe e del tronco) allo stretto necessario.

Periodi di riposo:

    • preferire diverse pause brevi, che in un ambiente caldo sono più efficaci di alcune pause lunghe;
    • fornire la possibilità di riposarsi in un locale a temperatura moderata (pause rinfrescanti);
    • le pause rinfrescanti dovrebbero durare almeno 10 minuti ogni ora. Il clima nei luoghi di riposo dovrebbe essere gradevole (v. art. 16 OLL 3).

Tempo di permanenza al caldo
Ridurre la durata di permanenza nelle zone calde indispensabili alla produzione (riduzione del tempo di lavoro).

III. Provvedimenti personali

Se i provvedimenti tecnici e organizzativi non sono sufficienti a proteggere la salute, occorre fornire un equipaggiamento personale di protezione il più possibile conforme alle esigenze concrete:

    • uso di abiti leggeri, larghi e di colore chiaro, che consentono l’evaporazione tramite il sudore ma che ostacolano il calore elevato;
    • uso di dispositivi di protezione per il capo e occhiali da sole;
    • applicazione di crema protettiva per la pelle (schermo solare adeguato, applicazione ripetuta);
    • nessun consumo di alcool e di droga;
    • consumo di acqua fresca o tè poco zuccherato in quantità sufficiente prima di avvertire la sensazione di sete. Si consiglia di assumere 2.5 dl 30 minuti prima di iniziare il lavoro e la stessa quantità ogni 20 minuti.

Per determinate categorie di lavoratori (persone che lavorano la notte, donne incinte, ecc.), è obbligatoria una dichiarazione di idoneità. Si ricorda che la tutela della salute dei lavoratori è un obbligo del datore di lavoro (art. 6 della Legge federale sul lavoro - LL) e che la mancata applicazione di misure di protezione può essere perseguita penalmente (art. 59 LL).

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