Mentre si allontana la ratifica dell'accordo fiscale con l'Italia, al Tribunale di Como si registrano lunghe code di frontalieri. Il Dipartimento delle istituzioni: «Nessuna novità normativa»
BELLINZONA/COMO - Lunghe code di frontalieri ieri negli uffici della Procura di Como. Causa le elezioni italiane, e la mancata ratifica dell'accordo fiscale, il casellario giudiziale resta in vigore per ottenere i permessi G e B in Ticino. E gli effetti (anche psicologici) non si sono fatti attendere. La Provincia di Como parla di un grande afflusso di lavoratori italiani che, ieri, hanno approfittato della giornata festiva per recarsi a chiedere il documento presso il Tribunale del capoluogo lariano.
Un cortocircuito burocratico-diplomatico? Nient'affatto, fanno sapere dal Dipartimento delle istituzioni. L'obbligo di presentare il casellario giudiziale, come reso noto a giugno scorso, è una «misura straordinaria» che sarà ritirata quando e se l'accordo fiscale entrerà in vigore. Eventualità che, ora, si fa sempre più lontana. «Per il momento - ribadiscono da Bellinzona - dal punto di vista normativo non sussistono dunque novità».