Il sindacato syndicom punta il dito contro la ex regia federale: «Dumping e contratti penalizzanti». Tra Mendrisio e Bellinzona una ventina di conducenti a ore
MENDRISIO - Non accennano a finire le grane per Autopostale. Mercoledì al Nazionale si è tenuta l'attesissima discussione sulle malversazioni contabili che hanno portato al licenziamento di due dirigenti, a gennaio. Doris Leuthard ha confermato la fiducia alla direttrice Susanne Ruoff, che ha ammesso di avere «commesso degli errori» ma rimarrà – per ora – al suo posto: una scelta invisa a sindacati e dipendenti.
Il licenziamento - L'azienda infatti in passato non ha mostrato uguale comprensione per errori minori commessi dal personale. Un autista 43enne dell'Autopostale del Mendrisiotto, ad esempio, è stato licenziato in tronco a maggio 2017 per un'irregolarità contabile del valore di 2,50 franchi. Il dipendente era stato denunciato da una passeggera cui aveva consegnato un biglietto già usato (con orario antecedente). L'uomo, padre di due figli e collaboratore di lunga data, si è scusato spiegando di avere chiuso la cassa in anticipo «per la fretta», ma niente da fare. È stato licenziato in tronco, nel giro di due ore.
La denuncia del sindacato - La Posta non nega l'episodio, ma non entra nel dettaglio. «Questi casi vengono esaminati attentamente» afferma la portavoce Jacqueline Bühlmann. La vicenda è confermata da altri autisti e dal sindacato, che sottolinea le «condizioni di precariato e la mancanza di diritti» in cui lavorerebbe «un numero consistente degli autisti dei mezzi della Posta in Ticino». Marco Forte di syndicom sottolinea in particolare come «alcuni imprenditori ausiliari di Autopostale con il benestare della casa madre assumono personale a ore con percentuali del 100 per cento», in buona parte frontalieri.
Una ventina di conducenti - Un raggiro, secondo il sindacato. Autisti con la stessa divisa, che guidano gli stessi autobus, hanno «contratti diversi e retribuzioni diverse» confermano alcuni lavoratori. Le paghe possono variare da 5000 franchi lordi a meno di 3500 al mese, a dipendenza dell'inquadramento. Nel Mendrisiotto sarebbero una decina gli autisti "precari", altrettanti nel Bellinzonese.
«La Posta è complice» - La Posta precisa che «il servizio regolare ha basi legali diverse rispetto al traffico scolastico. Questo porta anche a diverse condizioni di impiego del conducente». Secondo Forte invece «la regia federale è da ritenersi complice e corresponsabile di queste pratiche, di cui è al corrente e che dovrebbe incaricarsi di sistemare». A rischio c'è l'immagine di un servizio simbolo dell'efficienza svizzera. Almeno fino a poco tempo fa.