Cerca e trova immobili

CANTONETicino strozzato dai «fallimenti a scopo di lucro»

26.10.17 - 14:08
Si fallisce a tavolino per ricominciare impuniti, contando su un sostegno malato alla libertà imprenditoriale. Così le imprese bruciano molto più di quanto il Cantone investa (119%)
Tipress
Il sigillo dell'ufficio esecuzione e fallimenti
Il sigillo dell'ufficio esecuzione e fallimenti
Ticino strozzato dai «fallimenti a scopo di lucro»
Si fallisce a tavolino per ricominciare impuniti, contando su un sostegno malato alla libertà imprenditoriale. Così le imprese bruciano molto più di quanto il Cantone investa (119%)

LUGANO - Oltre 2 miliardi e mezzo di franchi perduti in tutta la Svizzera, nel 2016, pari al 3,8% dei ricavi della Confederazione e al 30% dei suoi investimenti. In Ticino, sono 198'683 milioni di franchi, pari invece al 5,5% dei ricavi cantonali e addirittura al 119% degli investimenti netti. I numeri parlano chiaro: qui i fallimenti crescono in misura molto più marcata, provocano danni molto più consistenti; e mentre nel resto del Paese, quantomeno, a ciascuna azienda che chiude corrispondono importi in calo, sia pur lieve, in Ticino aumentano anche le somme che di volta in volta vanno in fumo, con un indice medio delle perdite 3,5 volte superiore della media nazionale.  

Uno «strumento di profitto» - Eppure, a preoccupare non sono neppure cifre così allarmanti. È piuttosto un atteggiamento generalizzato che, specie negli ultimi cinque anni, sta trasformando il fallimento non in una misura ultima e inevitabile, ma in uno «strumento di profitto». La crisi, insomma, non c'entra: o le aziende che chiudono non si ripresenterebbero di nuovo e a tempi record sul mercato, anche 5 volte in poco più di sei anni, con gli stessi nomi, la stessa forza lavoro, reimpiegata in cambio della rinuncia al salario mai percepito; consapevoli di andare incontro a «un'impunità quasi totale», osserva Vincenzo Cicero di Unia, sotto forma di precetti esecutivi che cadono nel vuoto, privi di conseguenze concrete. «In otto casi su dieci ci sono reati penali, ma raramente si arriva alla denuncia».

Nessuna conseguenza penale - A far scattare il campanello d'allarme, gli operai che ormai «ciclicamente si presentano ai nostri sportelli con mesi di arretrati» e che fanno dire che «il fallimento e il ricorso alle indennità di insolvenza si stanno trasformando da strumento eccezionale a strumento ricorrente». Questo per metterla giù in maniera più soft. Per essere più severi, invece, si tratta di «fallimenti a scopo di lucro», non usa mezzi termini il sindacato, deciso a intraprendere una battaglia contro un malcostume che - dice Matteo Poretti - è diventato «un'urgenza sociale, economica e finanziaria».

Non pagano le tasse, ma i fornitori sì - Prolifera grazie alla «complicità della politica, che dà un sostegno troppo incondizionato alle imprese. La prima preoccupazione, nel sistema capitalistico elvetico, è non mettere ostacoli alla libertà imprenditoriale». Così a perderci è però soprattutto lo Stato, privato degli introiti che sarebbero dovuti derivare da imposte e tasse, mentre le aziende paradossalmente ci guadagnano: sia evitando di sborsare quanto dovuto; sia prelevando sempre più spesso anche gli oneri in busta paga, senza poi però versarli; sia grazie ai prezzi concorrenziali che così si possono permettere. Perché alla fine si tratta di «aziende che producono»: non è un caso se le perdite subite dai fornitori non superano il 3%, una percentuale ridicola che racconta di come l'azienda, in effetti, continui a operare. «Si paga il materiale, per tenersi il lavoro».

Non si salva nessuno. E stavolta l'Italia non c'entra - Ormai il fallimento non è più dunque l'estrema ratio, e una strada da intraprendere con vergogna, ma «uno strumento di gestione aziendale», osserva Nicolas Bianchi: che riguarda l'edilizia, l'artigianato, ma in fondo nessun settore o dimensione particolare. «C'è di tutto. Il fenomeno è davvero trasversale. E non è vero che sono imprese venute dall'Italia. Non scarichiamo sugli altri le nostre colpe: c'è tutto un indotto dietro e un interesse economico locale fortissimo». 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

tazmaniac 6 anni fa su tio
Ma va? Pensa un po'.... è da anni che 2 categorie andrebbero messe al rogo. 1. I fiduciari, primi responsabili, di questo e di altri malandazzi e malaffari. 2. Gli pseudo imprenditori italici, abituati ormai nel Belpaese a fare il bello ed il cattivo tempo, anche contro la legge, figuriamoci se farabutti simili, trovano un Paese, come la Svizzera, che gli permette di delinquere grazie alle legge...

Bacaude 6 anni fa su tio
Risposta a tazmaniac
Buongiorno Tazmaniac, l'articolo dice chiaramente che questo problema è ticinese e svizzero. Viene dunque messo in evidenza che, se pur senz'altro presenti imprenditori italiani, il malandazzo è largamente diffuso anche tra svizzeri furbetti. D'altra parte nella mia vita ho visto molti gli esempi sgradevoli di sedicenti imprenditori ticinesi che "falliscono", non pagano stipendi a persone che ne hanno davvero bisogno e poi sono in giro a fare la bella vita e dopo 6 mesi riaprono. Se continuiamo ad addossare la colpa a fattori esterni non risolviamo nulla. Queste leggi le abbiamo fatte noi svizzeri. siamo i primi della classe anche in questo purtroppo. Dunque se mi segui, a livello di furbizia nessuno ha niente da insegnarci (men che meno nel diritto societario...). Serve una riflessione seria su che tipo di paese vogliamo essere e sulle nostre responsabilità con il malaffare diffuso. Poi leggi che aiutino gli imprenditori seri come F/A ad es. e facciano pulizia del resto. svizzeri e non. Infine scelte consapevoli di noi utenti (il prezzo è importante ma non è tutto), perchè il potere nel portafogli lo abbiamo noi.

Meno 6 anni fa su tio
Risposta a tazmaniac
Perfino al rogo! Come nel medioevo!

tazmaniac 6 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
buongiorno Bacaude, mai negato il contrario. Del resto, la maggior parte dei Fiduciari che permettono e favoriscono questo malandazzo sono tendenzialmente autoctoni. E' però innegabile che negli ultimi anni questo fenomeno è aumentato in modo esponenziale proprio perché, oltre a quelli nostrani si sono aggiunti ora pure quelli del Belpaese. E sinceramente, se già ce ne abbiamo in casa, vediamo almeno di evitare di importarli pure dall'estero, anche perché le proporzioni per una piccola realtà come la nostra, diventano devastanti, come possiamo vedere.

pillola rossa 6 anni fa su tio
Per quanto concerne il malandazzo amministrativo relativo a una pseudoditta pagata 3,5 milioni di franchi, gira in rete una mail di dipendenti cantonali in perfetta "buona" fede. Non capisco come mai quelli sopra siano così "ingenui"...

F/A-18 6 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
La storia è sempre la stessa, chi ha sbagliato ma fa parte della cricca non viene punito o solo marginalmente, poi se la prendono con una impiegata che è la compagna di un'avversario politico, allora li pestano secco...........forti con i deboli e deboli con gli amici degli amici, buona serata.

Equalizer 6 anni fa su tio
Basterebbe introdurre un parametro nella legge che impedisca dopo il secondo fallimento (una volta può andare male a tutti) che per i 5 anni seguenti il secondo fallimento, il fallito, i suoi associati, eventuali altri aventi diritto di firma nel CDA di una SA, non possono più aprire una ditta in Ticino o svolgervi lavori con un'altra ditta/società basata in Svizzera o all'estero, se gli stessi sono partecipi in essa. Poi vedete se la cosa non si calma all'istante.

interceptors 6 anni fa su tio
Sono tutte percezioni....

Zico 6 anni fa su tio
Risposta a interceptors
sono chiaramente solo percezioni, chiedere al pensionato/lavoratore Maggi!

F/A-18 6 anni fa su tio
Ho letto tutti i vostri commenti, tutto bene quando andate contro a chi fa il furbo, io come imprenditore fatico molto a far passare il messaggio in quanto la più parte dei committenti fa valere il minor prezzo quale argomento principale, il minor prezzo è beninteso il prezzo praticato dalle ditte spazzatura, quelle che stanno in piedi per il tempo di fare qualche buco e poi fallire miseramente.

Bacaude 6 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
Questa è una testimonianza importante. La qualità e la serietà per fortuna esistono e l'utenza deve poter capire la differenza. Può serviré ad esempio guardare gli anni di esistenza sul territorio di un'azienda. Sarebbe utile che gli imprenditori stessi allontanino questa gente che lucra sulle spalle del sistema e dei dipendenti e che magari chiedano come associazione leggi più severe sul fallimento fraudolento.

Bandito976 6 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
Io come impreditore ho chiuso la mia attivitá. Non l'ho fatta fallire ben inteso. Potevo fregarmene come fa lo stato nei confronti delle PMI. Ho chiuso perché avevo chiesto l'indennitá lavoro ridotto che mi é stata negata. Poi a ditte strazzeppe di frontalieri tirano giú anche le braghe spalleggiati dai sindacati. Riflettete un po' cosa vuol dire essere cittadino svizzero. Avere meno diritti dello straniero?

F/A-18 6 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
Comprendo la tua delusione, io invece faccio a meno di qualsiasi indennità, dal lavoro ridotto alle indennità intemperie che sono garantite nel settore mio che è quello edile, mi sono creato i miei ammortizzatori che per intendere sono lavori di riserva per i periodi invernali od all'interno per quando piove cosi da non chieder niente a nessuno.

F/A-18 6 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
Sai, una ditta seria ha una tradizione, è sul mercato da anni, ha potuto dimostrare le sue competenze e la sua serietà e tanti ti affidano i lavori proprio per tutto questo. Chi invece ti tira il collo oltre ogni limite ( e qui purtroppo ci sono dentro anche i concorsi pubblici ), non sostiene queste ditte, da qui la difficoltà a far capire che il lavoro fatto bene va pagato il giusto, chi lavora costantemente a meno ha sicuramente qualche schelettro nell'armadio che prima o poi salta fuori con i fallimenti e quantaltro. Il mio messaggio per chi legge è proprio quello di sostenere questo modo di pensare ed agire di conseguenza quando si è nella posizione di deliberare un qualsiasi lavoro, cioè favorire le ditte serie, nell'interesse generale.

Bacaude 6 anni fa su tio
E' da tempo che lo sostengo. I veri personaggi da cacciare a pedate nel didietro sono questi sedicenti imprenditori che gravano sulle spalle della comunità. Loro e chi evade le tasse, perchè fino a prova contraria chi non paga cento fr. di tasse dovute è come se le stesse sfilando dal portafogli del primo che passa. Dunque è ladro. Questi mungono i veri soldoni altro che gli immigrati! Fallire in modo fraudolento poi è doppiamente grave poichè si approfitta del sistema, non si pagano i creditori e ci si fa beffe di loro che vedono circolare tranquillamente chi li ha truffati (e magari riapre ditta) Auspico che gli imprenditori sani isolino questa gentaglia e li indichino come persone sgradite poichè il rischio che corrono è che poi si faccia di tutta l'erba un fascio. Auspico anche una legge che introduca pene detentive per tutti i reati (dimostrati tali) di bilancio, amministrativi e fiscali; e dunque punisca le persone reali che prendono decisioni reali. Basta con questa finzione delle persone giuridiche che schermano parassiti che non pagano mai.

roma 6 anni fa su tio
...A QUANTO PARE AI POLITICI TICINESI IL FATTO CHE GLI AMICI DEGLI AMICI FALLISCANO E RIAPRANO CANDIDI COME VERGINELLE STA BENISSIMO..(scusate il maiuscolo)

patrick28 6 anni fa su tio
FORZA UNIA COMBATTERE !

F/A-18 6 anni fa su tio
Risposta a patrick28
Unica ha spalancato le porte per avere più tesserati e più guadagni, adesso sostengono un'aumento generalizzato di almeno 150.- al mese, ora che i disonesti ci hanno invaso con le loro pseudoditte truffaldine questi dell'Unia non sanno più come fronteggiare gli abusi, leggasi per esempio nel ramo del gesso dove il loro presidente nonché membro della LIA ha trovato con l'inganno la possibilità di sottopagare i propri schivarti, il bello è che nessuno si ribella......., hai tutti paura di perdere il posto, ma dico io, DENUNCIATE! Fatevi forti e prendetevi i soldi che vi spettano, non fatevi sfruttare !!!

Foxdilollo78 6 anni fa su tio
Falliscono anche 5 volte in 6 anni? Il fallimento deve andare alla persona non alla società... riapri con un nome della ditta diverso, controllare la persona, che ditta aveva in precedenza e perché ha chiuso. Se arriva una nuova persona, controllare se è un parente di una persona fallita e controllare se avrà persone (con ditte fallite) come socio. Insomma controllare e richiedere documenti, magari anche dopo che gli hai fatto aprire, così che la ditta possa già operare e se nel caso di problemi o info non date correttamente scatta la multa, ma sempre alla persona, non alla ditta... non si può fare perché SA? Fa niente, si cambia la legge...

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
Articolo che discredita il sistema svissero e non da la colpa agli itagliani... inaccettabbile!... deve essere stato scritto per forza da comunisti!!!...

patrick28 6 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Ah ah, grande spiaggiato. UNIA comunisti !

Bacaude 6 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
198 milioni in Ticino e 2,5 mld in Svizzera. Sono cifre impressionanti e imbarazzanti. Eppure l'attenzione viene sempre sviata sui soliti argomentucoli. Chissà perchè...

aquila bianca 6 anni fa su tio
Risposta a patrick28
Ma che cariniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.... miao miao micio micio... ;o) Quand'é che convolerete a nozze.. ?? Teneteci informati perché sarà un evento di dimensioni colossali e non vorremmo farci trovare impreparati... ;O) EVVIVA GLI SPOSI...... ;-PP .... a scpeti i benissssssssssssssss..... Sempre cordialmente....neh....

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
Risposta a patrick28
Patrick, ma che gli nai fatto al volatile sbiancato?... Ti segue d'appertutto!... gli hai rubato qualche sussidio?... :-)))))

moma 6 anni fa su tio
Il Ticino è strozzato, strozzato e strozzato da più parti, non solo dai fallimenti. Ce ne accorgeremo presto.

Meck1970 6 anni fa su tio
Non sempre è così.... troppe spese e oneri da pagare per le aziende.La Svizzera è diventata cara

navy 6 anni fa su tio
Risposta a Meck1970
Pressione fiscale in Ticino per una ditta circa il 25% (imposte incluse). In Italia, tanto per fare un confronto, siamo sul 38%. Pertanto, scusami se mi permetto di dire che quanto scrivi è falso.

prophet 6 anni fa su tio
bisognerebbe reintrodurre l'obbligo nei CdA/SA di cittadinanza Svizzera così qualcuno da andare a ingabbiare c'é...poi, soprattutto nell'edilizia, abolire la cavolata della LIA ma obbligare le banche, prima di rilasciare crediti e crediti costruzioni, a richiedere gli estratti aggiornati delle imprese del pagamento contributi, tasse, eccecc... in pratica basta creare una banca dati come quella per la richiesta dei leasing...ditta non sei in regola ? semaforo rosso... e anche se nella ditta e/o associate vi sono presenze di personaggi dubbi...semaforo arancione...

galassia 6 anni fa su tio
anche gli uffici fallimento (il Stato) fanno la loro parte,chiudono fallimenti quando le garanzie durano almeno due anni.

F/A-18 6 anni fa su tio
Ed è per questo che vado da tempo dicendo che una ditta solida è considerata tale se opera sul mercato da decenni, chi si butta all'arrembaggio sovente crea solo danni, alla società, alle ditte sane ed al committente che i lavori dovrà pagarli due volte, più i male di stomaco!
NOTIZIE PIÙ LETTE