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Gli atti presentati sono superati, considerato l'evolversi della problematica "revisione parziale della legge federale sulla caccia"
BELLINZONA - Germano Matteo e Franco Celio hanno ritirato gli atti parlamentari riguardanti il lupo. «Considerati gli auspici della modifica parziale della legge sulla caccia e il sostegno del Consiglio federale per la modifica della Convenzione di Berna - si legge nel comunicato stampa -, riteniamo che al momento i nostri atti parlamentari sono superati e quindi da ritirare».
Germano Mattei ha ritirato l'iniziativa cantontale del Gran Consiglio della Repubblica e Cantone del Ticino ai sensi dell’art. 106 della legge sul Gran consiglio a sostegno dell’iniziativa cantonale no. 14.320 del Canton Vallese "Lupo. La festa è finita!". Allo stesso modo Franco Celio ha ritirato la mozione 1199 “il Governo non intende contenere l’espansione del lupo?”.
Il 23 agosto 2017 il Consiglio federale ha licenziato il messaggio concernete la revisione parziale della legge sulla caccia. Il Governo propone al Parlamento nuove regole per regolare determinate specie animali protette quando possono causare danni o costituire pericolo per l’uomo nonostante le misure di prevenzione adottate.
Nella discussione sull’iniziativa cantonale inoltrata dal Canton Vallese “Lupo. La festa è finita (14.320)” la Commissione del Consiglio degli Stati incaricata dell’esame preliminare si era detta favorevole alla richiesta di rinegoziare con il Comitato permanente della Convenzione di Berna il declassamento del lupo da “specie assolutamente protetta” a “specie protetta”. Il Consiglio federale sostiene la proposta e ha incaricato il Dipartimento federale dell’Ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) di inoltrare la richiesta al Consiglio d’Europa entro la fine luglio 2018.
Recentemente il Consiglio degli Stati ha approvato la linea proposta dal Consiglio federale e ha respinto per la seconda volta l’iniziativa del Canton Vallese “Lupo. La festa è finita!”. Con questa decisione la citata iniziativa è respinta definitivamente.
«Ci riserviamo di riprenderli in seguito - comunicano i due Granconsiglieri - nel caso che non si riterranno soddisfacenti gli esiti delle procedure federali in atto».
