Limiti di velocità: Lugano è la radartown ticinese. A Bellinzona c’è già chi ha protestato per un controllo non annunciato: «È stato un disguido»
BELLINZONA - Lugano, Bellinzona, Blenio, Mendrisio, Gambarogno e Losone. Se il piede vi sfugge spesso sull’acceleratore, state alla larga da questi comuni. Nell’ultimo mese sono state le radartown cantonali. Da luglio la polizia cantonale anticipa settimanalmente le località interessate dai controlli di velocità mobili: come naturale, è la città più popolosa del cantone a spiccare nell’elenco. Gli annunci sono stati 17, sei riguardano Lugano, altri undici i quartieri più specifici, come Molino Nuovo o Loreto, e i comuni di più recente aggregazione, quali Barbengo o Cadro.
Controlli ogni settimana - Segue Bellinzona, tre segnalazioni (e una dimenticata, ma ne parleremo tra poco) per il centro, altre sei nei nuovi quartieri. Il comune di Blenio è sul podio con 7 avvisi. I quartieri di Mendrisio hanno totalizzati sei, tra cui spicca Genestrerio, mai invece è stato piazzato un radar in centro. Seguono i borghi di Brissago, Agno e Manno, con cinque annunci a testa. In pratica solo una delle sei settimane appena trascorse è stata priva di controlli in queste località. In tutto le località segnalate in sei settimane sono state 212.
Quartieri e comuni - Scorrendo le liste diramate settimanalmente, a volte c’è un po’ di confusione. In alcune città, come Lugano, vengono segnalati controlli anche in alcuni quartieri specifici. Una scelta, spiega la polizia cantonale, fatta per garantire «gli effetti auspicati in ottica di prevenzione». Insomma, dire che nei prossimi sette giorni ci saranno “giapponesi” a Lugano è una cosa, dire che i controlli saranno a Garaverio è un’altra.
Il radar fantasma - Per capire se la prevenzione stia funzionando è presto. Per avere le prime lamentele, no. È successo a Bellinzona. Un conducente è finito nell’obiettivo di un radar ed è stato sanzionato, quella settimana però la capitale non era tra i comuni della lista. L’uomo ha protestato, come ci conferma il comandante della polizia cittadina, Ivano Beltraminelli: «Gli abbiamo già risposto, spiegando che c’è stato un disguido nella comunicazione, ma non è perché un radar non è segnalato che sia ammesso superare i limiti», ci dice. Ricordiamo, inoltre, che i controlli con auto civetta, quelli con pistola laser e quelli in autostrada non vengono segnalati.
Ricorso difficile - Non sappiamo se il conducente si sia accontentato della risposta o si opporrà alla contravvenzione. Difficile, però, che un’azione in tal senso possa avere successo. Come ci spiega l’avvocato Andrea Roth, della protezione giuridica del Tcs, nonostante la decisione cantonale di diramare degli annunci preventivi, la legge che regola i controlli di velocità è federale, appare quindi inverosimile che un giudice possa dare ragione a un eventuale ricorrente.
Annunci clandestini - Con gli “annunci di Stato” saranno scomparsi i siti e le pagine pirata in cui scambiarsi le segnalazioni sui controlli di polizia? Niente affatto. La pagina Facebook “Controlli e Radar Ticino” non è più attiva dal 31 dicembre 2016. Ma il motivo sembra prevalentemente tecnologico. Sull’applicazione Telegram, infatti, è attivo il gruppo Segnalazioni Ticino, che conta oltre diecimila membri e sul quale vengono segnalati quotidianamente decine di controlli, sia di velocità che di altro tipo, così come i disagi al traffico. Il nuovo sistema è probabilmente stato scelto per tutelare maggiormente l’impunità degli anonimi gestori.