È allo studio un progetto per unire il quartiere di Insone a quello di Treciò, un ponte da record
LUGANO - Una volta terminato potrebbe essere quello più lungo d'Europa o addirittura, ma dipende dalla concorrenza di un progetto giapponese, quello più lungo al mondo. È il Tr-In (ma il nome è del tutto provvisorio), il ponte tibetano che dovrebbe unire i due lati della Val Colla.
L'idea è stata presentata oggi a Lugano dal comitato promotore, guidato dall'ingegner Alberto Rossini. Siamo alle battute iniziali, nonostante le ottime premesse la via è ancora lunga, ben più dei 680 metri che dividono in linea d'aria i due quartieri di Lugano.
A metà dicembre dovrebbe essere completato il progetto di fattibilità. Solo a quel punto si potrà parlare di costi, permessi e terreni. L'idea dei promotori è offrire alla Val Colla, spesso dimenticata, quel jolly turistico che ancora le manca. Le autorità, informate nelle scorse settimane sembrano favorevoli, anche perché l'impatto della struttura sull'ambiente dovrebbe essere minimo. Bisognerà capire se lo saranno altrettanto quando si tratterà di mettere mano al borsellino. Dovranno pagare pegno anche i visitatori? Probabilmente no, il desiderio è di evitare un biglietto per l'attraversamento.
Di certo, dopo il successo del ponte di Curzútt, l'idea è stimolante, tanto che molti privati si sono messi a disposizione per promuovere la visione e, oltre ai sei promotori, vi è anche l'Associazione amici della Val Colla.