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MURALTO / MINUSIO«Questo progetto stradale sperimentale è inadeguato»

14.03.17 - 20:23
«Questo progetto stradale sperimentale è inadeguato»

MURALTO / MINUSIO - L’associazione Quartiere Rivapiana, il comitato Nuovo Piano Viario Minusio, l’Associazione traffico e Ambiente e PRO VELO Ticino attive sul territorio hanno indirizzato ai municipi di Muralto e Minusio una presa di posizione comune sul progetto stradale sperimentale di moderazione del traffico su via Nessi a Muralto e via R. Simen a Minusio.

«Tale progetto - scrivono in una nota - vuole garantire il transito veicolare dei trasporti pubblici regionali (bus), di autoveicoli e ciclisti, che condivideranno la stessa careggiata adattata con restringimenti a zig zag con l’intento di rallentarne la velocità». I firmatari della lettera da un lato si rallegrano della collaborazione tra Muralto e Minusio per disciplinare finalmente il traffico su via Nessi-via Simen, dall’altro, deplorano il fatto di non essere stati direttamente consultati, nonostante si siano occupati direttamente della questione in passato.

La soluzione proposta, inoltre, è ritenuta «inadeguata sia da un punto di vista pianificatorio che da un punto di vista della sicurezza». Il progetto è ritenuto «non conforme con quanto prevede la pianificazione - sia cantonale (Piano direttore), sia comunale (Piano del traffico in vigore), vincolante per le autorità».

Per adeguare la situazione di via R. Simen, definita dalla pianificazione “strada di servizio” »dovrebbero, essere implementate quelle misure di moderazione previste dalla legge al fine di limitare il volume di traffico a 2000 veicoli giornalieri, ridurre l’inquinamento dell’aria e il rumore, e aumentare la sicurezza di ciclisti e pedoni», prosegue la nota stampa.

Le preoccupazioni riguardo alla sicurezza degli utenti, in particolare degli scolari che
quotidianamente vanno e vengono a piedi dal centro scolastico della Vignascia e dei ciclisti,«rimangono purtroppo immutate. La soluzione proposta, oltre a non raggiungere gli obiettivi pianificatori in vigore e ridurre il volume di traffico veicolare non permetterà di creare un’alternativa sufficientemente attrattiva al percorso più lento su via alla Riva per i ciclisti veloci che saranno ancora completamente confrontati con il traffico parassitario».

Secondo i firmatari della lettera applicando le misure di questo progetto sperimentale non ci saranno significativi miglioramenti della situazione attuale e, fatta eccezione per la riduzione della velocità, «si rischia di mantenere e addirittura di consolidare definitivamente le criticità attuali».

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