Cerca e trova immobili

CANTONELa polizia cantonale fa il bilancio del 2016. E guarda alle sfide del domani

27.01.17 - 17:21
Il 2017 sarà un'anno segnate dalle tante sfide. A partire dal contrasto alla immigrazione clandestina e alle minacce terroristiche presenti sul territorio europeo
Foto d'archivio (Tipress)
La polizia cantonale fa il bilancio del 2016. E guarda alle sfide del domani
Il 2017 sarà un'anno segnate dalle tante sfide. A partire dal contrasto alla immigrazione clandestina e alle minacce terroristiche presenti sul territorio europeo

RIVERA - Sono tante le sfide per la polizia cantonale. Le minacce globali come la criminalità organizzata e il terrorismo internazionale impegnano gli agenti capitanati da Matteo Cocchi che oggi, presso il Centro cantonale della protezione civile di Rivera, ha presentato il rapporto annuale di Corpo della Polizia Cantonale.

Per gli agenti della Cantonale, sempre più chiamata ad agire in collaborazione delle polizie cantonali e internazionali per contrastare la criminalità internazionale, quest'anno l'operazione Gottardo 16 li ha visti impegnati in prima linea. Infatti è stata la Polizia cantonale ticinese a condurre il dispositivo di sicurezza durante i festeggiamenti per l'apertura della galleria ferroviaria di base del San Gottardo, che ha visto giungere a Pollegio/Biasca ed Erstfeld diversi importanti ospiti internazionali, quali capi di Stato e autorità estere. 

«La Polizia cantonale - ha dichiarato il comandante Cocchi - nel 2016 ha lasciato la sua impronta nel panorama della sicurezza nazionale».

E guardando al futuro, Cocchi, se da una parte ha evidenziato «la sensibile diminuzione dei reati contro il patrimonio, in particolare i furti», dall'altra ha ricordato le sfide del 2017, tra le quali «il prevedibile forte afflusso di richiedenti asilo e le minacce terroristiche sempre più presenti sul territorio europeo». Per migliorare la capacità e l'efficacia di intervento, il comandante della polizia cantonale ha ricordato la nuova Centrale di allarme cantonale (CECAL), «che andrà a migliorare l'efficacia d'intervento, che aumenterà la collaborazione con gli altri partner di sicurezza presenti sul territorio cantonale e che all'inizio del 2018 inizierà la sua operatività a Bellinzona».

La parola è poi passata ai capi area, al Sostituto Comandante Lorenzo Hutter, al tenente colonnello Decio Cavallini a capo della Gendarmeria, al tenente colonnello Flavio Varini a capo della Polizia giudiziaria e al maggiore Luca Bieri a capo dei Servizi del Comando e Formazione, che - si legge nella nota - «hanno informato il Corpo sulle attività svolte nel 2016 e su quelle che saranno le linee guida per quest'anno soffermandosi su progetti e adattamenti organizzativi. Il personale ha potuto così essere informato sui numerosi progetti che miglioreranno l'operatività grazie all'implementazione e all'utilizzo di moderne tecnologie».

Infine il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, ha rivolto la sua parola ai presenti, complimentandosi con essi «per la lealtà dimostrata, il lavoro svolto e i successi ottenuti dalla Polizia cantonale lo scorso anno nell'ambito di un accresciuto presidio del territorio, della conseguente diminuzione del numero di reati commessi e della grande professionalità ed efficienza dimostrata a livello nazionale e internazionale. Riscontri positivi confermati anche da colleghi consiglieri di Stato d'oltre Gottardo nel contesto del lavoro svolto in particolare a presidio della porta sud della Confederazione».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE