Il deputato Massimiliano Ay ha inoltrato un'interrogazione al Consiglio di Stato, in sostegno agli studenti
BELLINZONA - La decisione preannunciata dalle Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi (FART) di sopprimere i due treni serali internazionali (da e verso Domodossola, ndr.), principalmente utilizzati dagli studenti del Locarnese che studiano in Romandia e nella Svizzera tedesca, ha già dato vita ad una petizione capace di raccogliere oltre 1100 firme.
La situazione che andrebbe a delinearsi, oltre ad "obbligare" i giovani a rinunciare ai vantaggi dell'abbonamento Binario 7, costringerebbe gli studenti a «intraprendere il viaggio verso le città accademiche attraverso il tunnel di base del San Gottardo, impiegando in media un'ora e trenta minuti» in più rispetto al tragitto con il servizio FART, sottolinea Massimiliano Ay in un'interrogazione in cui chiede al Consiglio di Stato se condivida o meno le preoccupazioni espresse nella suddetta petizione.
Il deputato comunista chiede inoltre al governo quali misure intenda intraprendere per «convincere» le FART e le FFS a «venire incontro alle necessità degli studenti» e se esso sia pronto a «farsi carico dei maggiori costi» generati dal cambiamento di orario, in considerazione «dell'importanza strategica» che gli studenti universitari hanno per il futuro del Cantone.