Code di 40 minuti tra Riva e Bissone per lavori pubblici. Il sindaco sotto pressione: «La gente non ha pazienza»
BISSONE - Il telefono di Andrea Incerti scotta, in questi giorni. I pendolari lo chiamano «in diretta – spiega – mentre si trovano in auto» per lamentarsi delle code causate dai lavori pubblici iniziati sette giorni fa a Bissone. Sette giorni di fuoco per gli automobilisti, ma anche per il sindaco: «C'è chi mi insulta al telefono, se la prendono con me, salvo poi richiamare e scusarsi» racconta. Ed è solo l'inizio: i lavori continueranno fino a marzo. Nei giorni scorsi la colonna è arrivata fino a Riva San Vitale (vedi foto qui a fianco), un record. Qualcuno fa notare che basterebbe aprire delle corsie alternative: l'ampiezza della strada cantonale lo permetterebbe.
Il sondaggio tra i frontalieri - «Stiamo valutando delle soluzioni al problema, non siamo certo con le mani in mano – ribatte Incerti – ad esempio abbiamo posizionato un addetto che regola il traffico nelle ore di punta, ma non si possono fare miracoli». Su una cosa al sindaco non si può dare torto: il traffico nel basso Ceresio è un nodo problematico annoso «che richiede pazienza da parte di tutti e progetti a lungo termine». Ad esempio? Il battello per pendolari Porto Ceresio-Lugano. Ancora Incerti: «Abbiamo avuto un incontro tra sindaci nei giorni scorsi, per noi si tratta di una soluzione interessante». Lo sono senz'altro i risultati di un'indagine condotta tra gli abitanti di Porto Ceresio, Lavena Ponte Tresa e Brusimpiano: negli oltre 250 i questionari ritirati dai Comuni di confine, il 92 per cento degli intervistati si è detto «molto interessato» a sostituire l'auto con il battello. A fornire il dato a Tio.ch-20minuti è il sindaco di Porto Ceresio Jenny Santi.
«Segnale incoraggiante» - «I risultati del sondaggio sono molto incoraggianti. Nove frontalieri su dieci sostituirebbero l'auto con il battello per recarsi a Lugano» spiega Santi. «Lo stesso potrebbe valere per i residenti dei Comuni svizzeri in cui il battello veloce farebbe tappa, come ad esempio Bissone. Abbiamo attivato dei contatti con i comuni per verificare il loro interesse in tal senso. Un altro sondaggio sarà in ogni caso sottoposto alla popolazione una volta approvato il progetto».
Tempi lunghi - E qui si arriva al punto dolente. Il progetto Interreg è ancora in fase di valutazione. «La luce verde alla manifestazione d'interesse dovrebbe arrivare entro la fine dell'anno da parte della Commissione Interreg. I finanziamenti sarebbero coperti per la maggior parte dall'Unione Europea» precisa Davide Bartolini della Società Navigazione Lago di Lugano. I tempi di realizzazione? Si parla di due-tre anni. Nel frattempo, i pendolari in coda potranno sempre telefonare al sindaco.