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CANTONELa Clinica Sant'Anna contro Pronzini: «Manipola l’informazione nel vano tentativo di discreditarci»

11.10.16 - 12:04
Ennesimo capitolo sul caso del professor Raffaele Rosso, accusato dal deputato MPS di «servire due padroni». Ma EOC e la clinica di Sorengo respingono le accuse al mittente
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La Clinica Sant'Anna contro Pronzini: «Manipola l’informazione nel vano tentativo di discreditarci»
Ennesimo capitolo sul caso del professor Raffaele Rosso, accusato dal deputato MPS di «servire due padroni». Ma EOC e la clinica di Sorengo respingono le accuse al mittente

BELLINZONA - La querelle sollevata dal deputato Matteo Pronzini circa il presunto conflitto d'interessi del professor Raffaele Rosso può annoverare un ulteriore capitolo.

Dopo l'interrogazione lanciata dal deputato MPS (secondo cui Rosso «serve due padroni», l'EOC e il gruppo Genolier), la replica dell'EOC (che smentisce parlando solo di un appoggio momentaneo presso la sala operatoria della clinica Sant'Anna), e la seconda interrogazione firmata dal Pronzini (che rilancia le accuse), arriva infine ad esprimersi l'altro attore coinvolto, la clinica Sant'Anna.

«Prendiamo atto con desolazione delle dissennate accuse del Signor Pronzini - si legge in una nota stampa chiarificatrice -. Il deputato dell’MPS, in un’ennesima interrogazione al Consiglio di stato, accusa la struttura di Sorengo di mentire per trarre vantaggio da una “millantata collaborazione col professor Raffaele Rosso”».

La clinica precisa tuttavia come la collaborazione per la specialità di chirurgia tra l’Ente Ospedaliero Cantonale e la Clinica Sant’Anna duri «ormai da più di due anni ed è stata validata dal DSS sulla base del riscontro di una reale necessità per l’ORL di spazi operatori, all’epoca dell’accordo non ancora esistenti».

Insomma, la Clinica avrebbe dato la propria disponibilità sottoscrivendo un accordo direttamente con l’EOC destinato a durare fino alla costruzione di una nuova sala operatoria. Che poi è quanto affermato dall'EOC stesso. «Nessun rapporto economico diretto esiste tra la Clinica Sant’Anna ed il Professor Rosso - si legge ancora -. Per ragioni puramente operative e di totale trasparenza, il primario del Civico ha dovuto essere accreditato alla Clinica (condizione sine qua non per poter accedere alle sale operatorie) e come tale appare quindi sulle liste dei medici accreditati presso la Clinica Sant’Anna. Si precisa che durante questi anni, nelle rare occasioni in cui pazienti si sono rivolti direttamente alla Clinica Sant’Anna per contattare il Professor Rosso, sono stati dalla stessa immediatamente indirizzati all’Ente pubblico cantonale».

Non manca infine una frecciatina a Pronzini. «Facendo sfoggio di una totale ignoranza in materia, sulla base di informazioni già note al grande pubblico da più di un anno, manipola l’informazione nel vano tentativo di discreditare una struttura che, con questo accordo, non ha fatto altro che supportare lo sviluppo della chirurgia in Ticino. Il deputato dell’MPS, approfittando della sua posizione in Gran Consiglio, con le sue interrogazioni parlamentari a raffica, non fa altro che fomentare paure presso i pazienti e discreditare non solo il settore privato, ma tutta la sanità ticinese. La direzione della Clinica Sant’Anna condanna questi inutili e arroganti interventi».

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