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MENDRISIOLe processioni storiche patrimonio dell'UNESCO?

22.10.14 - 14:00
Otto tradizioni elvetiche sono candidate all'iscrizione nel patrimonio culturale immateriale
Ti-Press/Carlo Reguzzi
Le processioni storiche patrimonio dell'UNESCO?
Otto tradizioni elvetiche sono candidate all'iscrizione nel patrimonio culturale immateriale
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MENDRISIO - Le processioni storiche della Settimana Santa di Mendrisio (TI) figurano tra le otto tradizioni elvetiche possibili candidate all'iscrizione nel patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale che ha approvato una lista indicativa di usanze degne di figurare nel patrimonio dell'umanità redatta da un gruppo di esperti. La prima candidatura potrà essere inoltrata già nel 2015.

Nell'elenco delle tradizioni elvetiche figurano, accanto alle processioni storiche del "Magnifico borgo", anche la gestione del rischio di valanghe, il "know-how" in meccanica degli orologi, il design grafico e tipografico svizzero, la stagione alpestre, lo jodel, la festa dei vignaioli di Vevey (VD) e il Carnevale di Basilea, indica una nota odierna dell'Ufficio federale della cultura (UFC).

Queste otto tradizioni saranno proposte al Comitato per il patrimonio immateriale dell'UNESCO, ha dichiarato oggi davanti ai media il consigliere federale Alain Berset, specificando che è ancora troppo presto per indicare in quale ordine verranno inoltrate le candidature, una al massimo per Paese all'anno.

Nel suo intervento, il responsabile del Dipartimento federale dell'interno (DFI) ha giudicato in alcuni casi la scelta degli esperti coraggiosa e innovativa. È il caso della gestione delle valanghe, dell'economia alpestre o dello jodel, ha spiegato il ministro socialista.

Stando a Alain Berset, la scelta operata dagli esperti rispecchia la diversità culturale del nostro Paese, diversità che viene vissuta dalla popolazione. Affinché queste candidature possano avere successo all'UNESCO, è importante che il patrimonio culturale venga tenuto in vita dalla popolazione locale, insomma che sia qualcosa di vivo.

Per quanto riguarda il plurilinguismo, il consigliere federale ha precisato che alla fine si è deciso di lasciar perdere, giacché l'UNESCO non accetta le lingue in quanto tali nel patrimonio immateriale dell'umanità.

Quanto al successo delle candidature, molto dipenderà anche dalla capacità di interagire con altri Stati. È il caso dello jodel, ha spiegato la direttrice dell'UFC Isabelle Chassot, e delle possibili alleanze con l'Italia, la Slovenia o l'Austria, paesi che conoscono tradizioni simili.

Nel 2008, la Confederazione ha ratificato la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003. Durante una prima tappa dei lavori è stato redatto un inventario nazionale. La pubblicazione, nel 2012, de "La lista delle tradizioni viventi in Svizzera" ne elenca 167.

A partire da questo documento, la Svizzera può presentare all'UNESCO le candidature per le Liste del patrimonio culturale immateriale dell'umanità, in cui confluiscono canti e danze tradizionali, riti carnascialeschi e sociali e altre conoscenze artigianali.

ats

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