Cerca e trova immobili

SVIZZERAUna sanzione tira l'altra, dopo Mosca anche Teheran?

10.03.23 - 23:20
La guerra in Ucraina ha inaugurato un trend molto conflittuale per la Confederazione che fatica a trovare una linea internazionale netta
keystone-sda.ch (ALESSANDRO DELLA VALLE)
Una sanzione tira l'altra, dopo Mosca anche Teheran?
La guerra in Ucraina ha inaugurato un trend molto conflittuale per la Confederazione che fatica a trovare una linea internazionale netta

BERNA - A traino dell'Unione Europea, lo sappiamo bene, la Svizzera ha deciso di accodarsi per quanto riguarda le sanzioni alla Russia di Putin dopo l'invasione dell'Ucraina.

Una scelta che ha fatto molto discutere e che si colloca in un momento piuttosto critico per quanto riguarda i rapporti internazionali della Confederazione che fatica a trovare una linea chiara e perentoria per quanto riguarda la diplomazia e la politica estera.

Da una parte c'è la voglia di fare “la cosa giusta”, almeno stando alla prospettiva occidentale di Bruxelles e Nato, dall'altra ci sono le sue leggi e i sui principi fondanti, e fondamentali, come quello della neutralità.

Hanno quindi finito per spaccare in due politica e opinione pubblica le recenti faccende relative al materiale bellico svizzero, fra doppio export verso Kiev, incagliatosi in qualche modo al Nazionale cassato oggi dal Consiglio Federale così come le voci su prestito dei tank Leopard a Berlino.

Fra prese di posizioni nette e interlocutorie, la politica e le istituzioni tentennano con un occhio ai “vicini” europei (sempre più critici nei confronti della Svizzera) e l'altro sulla Costituzione, senza però mai dimenticare il proverbiale “borsello”, ovvero l'industria e le banche.

E sono proprio gli istituti di credito quelli più sul chi vive, per il timore di perdere importanti fette di clientela a causa dell'intervento statale, sulla falsariga di quanto fatto con gli oligarchi. I cui soldi, lo ricordiamo, stando a Berna non potranno essere confiscati.

Prossimo tassello di questa multi-crisi tutta elvetica riguarda l'Iran, il cui efferato regime è sotto sanzioni tanto da Unione Europea quanto dagli Stati Uniti. Al momento, scrive la Neue Zürcher Zeitung, Berna avrebbe aderito alla condanna (morale) internazionale ma non alle misure punitive, fatta eccezione per quelle relative ai droni ceduti alla Russia per colpire le forze di Kiev.

Secondo il Nazionale, che si è pronunciato proprio ieri a riguardo con 105 voti a favore e 65 contrari, la Confederazione dovrebbe sanzionare Teheran, accodandosi a Bruxelles.

Questo malgrado il discorso prudente alla Camera del consigliere federale Ignazio Cassis, che ha fatto appello all'importanza diplomatica svizzera e la sua funzione fondamentale di mediatore fra Oriente e Occidente (in primis verso gli Stati Uniti) della Confederazione. La palla adesso passerà agli Stati che avevano però già bocciato una proposta analoga lo scorso novembre.

Anche per quanto riguarda l'Iran, va detto, c'è una certa ambivalenza conflittuale dal punto delle istituzioni: fra le condanne - aperte e meno aperte - altri atteggiamenti, per alcuni fin troppo diplomatici.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

tulliusdetritus 1 anno fa su tio
Una dimissione tira l’altra: dopo Maurer e Sommaruga che sia la volta del Cassis?

Pianeta Terra 1 anno fa su tio
Stiamocene per i c.., nostri. Facciamoci una pausa dalla fallimentare Europa e stiamocene neutrali . Pensiamo ai problemi interni che sono già tanti. Dopo se avanza tempo , energia , e soldi aiutiamo gli altri!!

Tiki8855 1 anno fa su tio
Bisogna rimanere su una linea neutrale - punto!

Franceg 1 anno fa su tio
Gli USA stanno distruggendo l' Europa,la UE sta distruggendo la Svizzera. Realmente di Svizzero cosa ci è rimasto. Tra poco sé ne andranno anche i capitali asiatici e noi ritorneremo sulle montagne a litigare con i lupi e Cassis a Luino con la pensione USA.

Jacko67 1 anno fa su tio
Cassis è una delle tante quinte colonne USA-GB che sono state piazzate in Europa

lube1 1 anno fa su tio
Cassis cambi lavoro, fa solo danni e poi pretende di aggiustare i cocci

Jacko67 1 anno fa su tio
Quanti danni ci ha fatto Cassis…. chi ne pagherà le conseguenze?

Granzio 1 anno fa su tio
Cassis ha dato il via allo smantellamento dell'importanza diplomatica svizzera e della sua funzione fondamentale di mediatore ed ora ritorna sui suoi passi ? Preoccupante !!

Lux Von Alchemy 1 anno fa su tio
Come le sabbie mobili.

Johari 1 anno fa su tio
Basterebbe rispettare la Costituzione e restare fuori da questi affari. Ci costerebbe qualcosa? Certamente, ma anche impicciarsi sta costando moltissimo ai cittadini. L'unica preoccupazione è fare bella figura con l'estero, poi se questo impoverisce noi, chissene. Da un ministro degli esteri che non dirà mai "Prima la Svizzera" cosa ci si può aspettare?

Didimon 1 anno fa su tio
l'unica linea che si può seguire e la neutralità e dunque niente schieramenti 🇨🇭🇨🇭🇨🇭🇨🇭

eco1 1 anno fa su tio
Come mai il disprezzo degli USA e amore per Cina e Russia nei commenti? Qui qualcosa non torna, è di moda andare contro quello che é sano per noi?

medioman 1 anno fa su tio
Risposta a eco1
La cosa più sana è restarne fuori e non schierarsi con nessuno

Mabilo 1 anno fa su tio
Concordo con RV50, mi sa che abbiamo perso l'ultimo treno...!

Golf67 1 anno fa su tio
La confusione regna indisturbata e questi politici ci stanno portando dove il popolo non avrebbe mai voluto. E presto saremo anche noi sanzionati..

Didimon 1 anno fa su tio
Risposta a Golf67
🙏🙏🙏grande

Lemmy 1 anno fa su tio
La Svizzera non ha deciso un bel niente! Cassis ha deciso! Che parli per lui!

Didimon 1 anno fa su tio
Risposta a Lemmy
💪💪💪💪💪💪🤯vero

RV50 1 anno fa su tio
Ma non l'hanno ancora capito i vertici dell'UE che siamo in balia dei cosi detti "Alleati USA" che vogliono monopolizzare tutto il mercato mondiale a favore del loro potere imperialistico e guerrafondaio .... tra qualche mese sanzioneranno la Cina perché sta dalla parte della Russia , quindi il mercato UE con la Cina perderà potere , vedi batterie per le future auto elettriche e altra tecnologia che noi compriamo dalla Cina e saremo costretti a rivolgersi e a dipendere sempre di più da quegli imperialisti USA .... e con i vertici attuali all' UE siamo sulla buona strada per precipitare nel baratro senza nemmeno renderci conto .... allora cari europeisti e nel mazzo ci metto anche parte dei 7 nani dei nostri consiglieri federali aprite gli occhi e svegliatevi ma fatelo presto

S.L. 1 anno fa su tio
Una volta eravamo un paese rispettato nel mondo….

Pic73 1 anno fa su tio
Risposta a S.L.
Come durante la seconda guerra mondiale intendi? Quando lasciavamo passare i treni pieni di ebrei per essere deportati ad Auschwitz in nome della neutralità?!?

Romano 1 anno fa su tio
Risposta a Pic73
touchet....

dan007 1 anno fa su tio
Occorre essere molto più rigidi nell’accoglienza di cittadini di paesi belligeranti

M70 1 anno fa su tio
la nostra rovina il signore della foto..

Ala 1 anno fa su tio
clown tutti e 7
NOTIZIE PIÙ LETTE