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SVIZZERAAbolizione dell'imposta preventiva, consegnate le firme del referendum

05.04.22 - 14:16
Il progetto che prevede l'abolizione parziale dell'imposta preventiva (35%) sugli interessi delle obbligazioni.
Keystone
Fonte ats
Abolizione dell'imposta preventiva, consegnate le firme del referendum
Il progetto che prevede l'abolizione parziale dell'imposta preventiva (35%) sugli interessi delle obbligazioni.
Quasi 60mila persone si oppongono al progetto, sul quale sarà quindi chiamata a esprimersi la popolazione.

BERNA - Il popolo svizzero si esprimerà sul referendum contro l'abolizione parziale dell'imposta preventiva. Oggi PS, Verdi e sindacati hanno consegnato a Berna il testo munito di quasi 60'000 firme.

Il comitato che sostiene il referendum si oppone al progetto che prevede l'abolizione dell'imposta preventiva (35%) sugli interessi delle obbligazioni in Svizzera, a eccezione di quelli generati da averi di persone fisiche domiciliate nella Confederazione.

«L'imposta preventiva è stata introdotta per evitare che i gestori patrimoniali disonesti, i ricchi investitori e gli oligarchi ingannino il fisco», si legge in un comunicato odierno. Un'abolizione sarebbe quindi un lasciapassare per la criminalità fiscale.

«L'abolizione dell'imposta preventiva fa parte di una lunga serie di proposte fiscali che favoriscono unilateralmente il capitale. Alla fine, solo i salari, le pensioni e il consumo saranno tassati», sottolinea il co-presidente del PS Cédric Wermuth (AG), citato nella nota.

I fautori del testo, come ad esempio dice il consigliere nazionale dei Verdi Gerhard Andrey (FR), sottolineano che in un periodo di grandi sfide finanziarie - come pensioni e cambiamenti climatici - è misterioso come si possa avere l'idea di distribuire ulteriori privilegi fiscali ai grandi investitori.

La modifica - Lo scopo di questa modifica dell'imposta preventiva è quello di rendere più attrattivo per gli investitori l'acquisto di obbligazioni svizzere nella Confederazione. La tassa verrebbe abolita non solo sulle obbligazioni elvetiche, ma anche su quelle estere con una scadenza residua fino a 397 giorni.

Se entrasse definitivamente in vigore, comporterebbe a breve termine una riduzione una tantum delle entrate pari a un miliardo di franchi. In seguito sono previste riduzioni ricorrenti delle entrate di circa 200 milioni all'anno. La sinistra aveva paventato sin da subito il lancio del referendum.

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