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SVIZZERAIl Consiglio federale respinge l’iniziativa «Per la libertà e l’integrità fisica»

18.03.22 - 12:34
Secondo Berna l'iniziativa va troppo oltre, e «già oggi nessuno può essere obbligato a vaccinarsi»
Keystone
Il Consiglio federale respinge l’iniziativa «Per la libertà e l’integrità fisica»
Secondo Berna l'iniziativa va troppo oltre, e «già oggi nessuno può essere obbligato a vaccinarsi»

BERNA - Il Consiglio federale ha oggi raccomandato di respingere l’iniziativa «Per la libertà e l’integrità fisica», rinunciando di presentare un controprogetto.

I promotori dell’iniziativa, lo ricordiamo, vogliono assicurarsi «che sia impossibile introdurre obblighi vaccinali». L’iniziativa chiede quindi un adeguamento della Costituzione federale, secondo cui «sarebbe consentito interferire con l’integrità fisica o psichica solo se la persona interessata acconsente». Oltre al vaccino, il testo concerne anche microchip e informazioni digitali di altro tipo nel corpo, sotto qualsiasi aspetto.

Gli iniziativisti - tra cui il "Movimento svizzero per la libertà", che a dicembre ha consegnato 125'015 firme valide - vogliono poi che chi rifiuta di dare il suo consenso «non possa essere punito, né subire pregiudizi sociali o professionali».

«Va troppo oltre»
Secondo il Consiglio federale, «il testo dell’iniziativa va però ben oltre le vaccinazioni», tocca anzi anche «gli effetti sul corpo umano di immissioni, contatti, coercizione da parte della polizia o misure penali». Per questo, l'accettazione dell'iniziativa «porterebbe a un’incertezza del diritto in molti settori della società, come l’azione penale o la protezione dei minori e degli adulti». Dei casi concreti in tal senso riguardano «il rilevamento di un’impronta digitale, come pure l’alloggio nel settore dell’asilo o la cura di una persona incapace di discernimento».

Il diritto fondamentale legato all'integrità fisica e psichica e alla libertà di movimento, ha poi ricordato il Consiglio federale, è sancito nella Costituzione federale. A determinate condizioni, lo Stato può porvi un limite, per esempio nel caso di misure della polizia, nell’azione penale o nel settore dell’asilo e degli stranieri. «La condizione è che esista una base legale, un interesse pubblico o che i diritti fondamentali di altre persone siano a rischio» ha spiegato il Governo elvetico, citando esempi «di restrizioni lecite»: la fluorizzazione dell’acqua potabile, la perquisizione e l’arresto di una persona, la leva militare o l’esecuzione di un’espulsione.

«Già oggi nessuno può essere obbligato a vaccinarsi»
Da Berna, i consiglieri federali hanno infine ricordato che già oggi «nessuno può essere obbligato a vaccinarsi contro la propria volontà», spiegando che la legge sulle epidemie prevede che i Cantoni o il Consiglio federale possano dichiarare obbligatorie le vaccinazioni «per determinate persone se esiste un pericolo considerevole e se la popolazione non può essere protetta con altre misure meno incisive».

«Le persone che non adempiono tale obbligo di vaccinazione possono talvolta subire determinate conseguenze, come il trasferimento in un altro reparto dell’ospedale nel caso dei professionisti della salute» hanno chiarito da Berna.

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