Cerca e trova immobili

SVIZZERAI consiglieri nazionali «devono poter votare a distanza»

01.12.20 - 15:50
La CIP-N ha deciso di elaborare una revisione urgente della Legge per i deputati in isolamento o quarantena.
Keystone (archivio)
Fonte ats
I consiglieri nazionali «devono poter votare a distanza»
La CIP-N ha deciso di elaborare una revisione urgente della Legge per i deputati in isolamento o quarantena.

BERNA - I consiglieri nazionali in quarantena o in isolamento a causa del coronavirus devono poter votare da casa. È quanto ritiene la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N) che ha deciso di elaborare una revisione urgente della Legge sul Parlamento.

In una nota, la CIP-N precisa che dopo il via libera della commissione omologa degli Stati, giunto lunedì, ha formalmente elaborato un disegno di legge, trasmesso oggi al plenum con 18 voti contro 7.

Per elaborare tale revisione di legge, visto che non esiste una chiara base costituzionale per una partecipazione non in presenza alle sedute dell'Assemblea federale, la commissione ha dovuto appellarsi all'articolo 165 della Costituzione federale sulla legislazione d'urgenza.

Questa prevede che le leggi dichiarate urgenti e prive di base costituzionale decadono un anno dopo la loro adozione da parte dell'Assemblea federale se nel frattempo non sono state accettate dal Popolo e dai Cantoni. La loro validità deve inoltre essere limitata nel tempo.

Per la commissione questo approccio è giustificato dato che è volto a garantire la rappresentatività delle decisioni del Consiglio nazionale anche se all'interno di un gruppo diversi membri non possono essere fisicamente presenti alla seduta a causa del Covid-19.

Se la legge sarà approvata da entrambe le Camere senza dover passare per una procedura di appianamento delle divergenze, questa potrebbe entrare in vigore ed essere applicata già nella terza settimana della sessione invernale in corso.

Una minoranza della Commissione respinge invece il progetto. A suo avviso il principio della presenza fisica alle sedute delle Camere non deve essere abrogato mediante una procedura avventata e frettolosa.

Da notare che, inizialmente, il progetto voleva concedere anche ai "senatori" la possibilità di votare da casa se in quarantena o in isolamento. La Commissione delle istituzioni politiche degli Stati si è però opposta.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE