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SVIZZERACrediti Covid, oggi la parola agli Stati

16.06.20 - 07:41
Sul tavolo dei "senatori" due mozioni: l'estensione della durata dei crediti e il mantenimento degli interessi a zero
keystone-sda.ch (ANTHONY ANEX)
Fonte ATS
Crediti Covid, oggi la parola agli Stati
Sul tavolo dei "senatori" due mozioni: l'estensione della durata dei crediti e il mantenimento degli interessi a zero
Il Consiglio nazionale si occuperà invece del Codice delle obbligazioni e di lotta al terrorismo.

BERNA - I dibattiti odierni al Consiglio nazionale (08.00-13.00) inizieranno con le discussioni sulla proposta della conferenza di conciliazione in merito alla revisione del Codice delle obbligazioni (CO) volto a modernizzazione del quadro legale delle società anonime.

La Camera del popolo si occuperà poi di lotta al terrorismo, in particolare introducendo una nuova norma che punisce il reclutamento, l'addestramento e i viaggi a fini terroristici, incluse le relative operazioni di finanziamento. Le modifiche attuano pure la Convenzione e il Protocollo addizionale del Consiglio d'Europa per la prevenzione e la lotta al terrorismo.

La revisione comporta anche un adeguamento dell'attuale norma penale sull'organizzazione criminale (art. 260ter CP) che era stata introdotta negli anni Novanta soprattutto per lottare contro le organizzazioni di stampo mafioso. Grazie alle modifiche proposte, la norma penale si applicherà anche alle organizzazioni terroristiche.

Il Consiglio degli Stati (08.15-13.00) si occuperà di due mozioni del Nazionale sui crediti-ponte concessi alle società in difficoltà a causa della crisi del coronavirus. La prima chiede di estendere la durata dei crediti concessi da cinque a un massimo di otto anni; la seconda domanda che il tasso d'interesse dello 0,0% venga mantenuto anche dopo il primo anno dalla concessione del credito. La commissione preparatoria propone di respingerle entrambe.

I "senatori" dovranno poi decidere se prorogare fino a fine 2023 l'impiego della Swisscoy in Kosovo. La Camera dei cantoni si occuperà poi del Messaggio sull'esercito, nel quale il governo chiede 21,1 miliardi di franchi per il periodo 2017-2020.

Una fetta di questo denaro servirà per finanziare parte dell'acquisto dei nuovi aerei da combattimento e del sistema di difesa terra-aria (Bodluv). Le truppe di terra saranno modernizzate e la difesa informatica sarà rafforzata.

Per garantire la modernizzazione dell'esercito saranno necessari investimenti per quasi 15 miliardi nei prossimi dieci anni. Il popolo voterà l'acquisto di nuovi jet da guerra alla fine di settembre. Otto miliardi serviranno per proteggere lo spazio aereo (6 miliardi per i caccia e 2 miliardi per il sistema di difesa terra-aria).

Ultimo tema in agenda, un dibattito sulla nuova legge federale sulla Scuola universitaria federale per la formazione professionale. L'Istituto universitario federale per la formazione professionale (IUFFP), che dispone anche di una sede a Lugano, dovrebbe diventare in futuro "scuola universitaria".

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